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L. elettorale: Corecom veneto, regole par condicio da rivedere

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Padova 14 apr. - (Adnkronos) - "A quattordici anni dalla sua entrata in vigore la legge sulla 'par condicio' mostra tutti i limiti e necessita di restyling. La legislazione vigente in Italia è paragonabile solo a quella di Bielorussia, Honduras, Grecia o Taiwan". Lo ha affermato il presidente del Corecom Veneto Alberto Cartìa, tirando le somme del seminario promosso insieme all'Ordine veneto dei giornalisti nell'aula magna dell'Università di Padova, sul tema "Limiti e garanzie della par condicio". Prima iniziativa di questo tipo promossa da un Corecom regionale insieme all'Ordine dei giornalisti e inserita nel percorso di formazione professionale obbligatoria degli operatori dell'informazione, il seminario, introdotto dal rettore dell'Università di Padova Giuseppe Zaccaria e dal presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto Gianluca Amadori, ha visto la partecipazione di oltre 240 operatori dell'informazione, interessati a capire cosa si può dire e non si può dire in campagna elettorale e come assicurare a tutti i competitors per le prossime europee e amministrative del 25 maggio pari condizioni di accesso ai media. I contenuti della legge 28 del 2000 che regola la 'par condicio' sono stati illustrati da Benedetta Liberatore e da Emilia Lamonica, dirigenti dell'Ufficio comunicazione politica dell'Agcom, l'authority per le comunicazioni. Una legge rivolta soprattutto al mondo dell'emittenza radiotelevisiva e anche alla carta stampata e agli organi di informazione istituzionale, che ha l'obiettivo di regolare correttamente durante le campagne elettorali il diritto all'informazione dei cittadini, il dovere delle pubbliche amministrazioni a comunicare il proprio operato e il diritto alla libera espressione di tutti i candidati e delle relative forze politiche.(segue)

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