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Mara Carfagna (Fi): "Piuttosto che tradire Forza Italia, smetto di fare politica"

Serena Cirini
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"Tutti sanno che piuttosto di tradire la mia storia lasciando Forza Italia, smetto di fare politica". Mara Carfagna non ha dubbi: la sua fedeltà al partito di Berlusconi è certa e incrollabile. Anche Angelino Alfano lo sa e per questo - come spiega l'ex ministra per le Pari Opportunità al Corriere della Sera - non ha neppure provato a cercarla. Alla tentazione di lasciare lo schieramento del Cav, per approdare tra le fila del Nuovo Centrodestra, la portavoce azzurra oppone un accorato richiamo alla responsabilità: "Siamo in difficoltà e c'è bisogno che ognuno di noi avverta l'urgenza di comportarsi in modo responsabile".  "Non capisco chi lascia" - D'altra parte, ai malpancisti di Forza Italia, la Carfagna riserva parole di comprensione. Su Bondi, che alcune voci danno come prossimo a lasciare il partito, Mara spiega: "La sua sofferenza va rispettata e compresa, deve servirci da stimolo per migliorare. Il momento è delicato, comprendo l'amarezza di alcuni colleghi e la preoccupazione di altri". Per chi ha deciso di lasciare, però, il giudizio è decisamente meno tenero: "Assistere ai continui distinguo di quella classe dirigente che ha fondato Fi è disarmante. Bene l'autocritica, ma non si può solo rimarcare le differenze". E su Paolino... - Sul recente addio di Bonaiuti, e il suo probabile passaggio a Ncd, la pasionaria azzurra preferisce non sbilanciarsi: "Paolo fa riferimento a incomprensioni personali, e qui si entra in una dimensione difficile da giudicare". Resta, però, il rammarico per il trattamento riservato al Cav: "La scelta così dirompente di una persona tanto vicina a Berlusconi provoca amarezza". Infine, sulle liste per le Europee, annuncia: "Ritengo giusto non candidarmi, sento l'obbligo di correre non per me ma per il partito". Forza Italia, insomma, viene prima di tutto. 

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