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Silvio Berlusconi, l'arma segreta per piegare Matteo Renzi

Andrea Tempestini
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Tra dieci giorni Silvio Berlusconi comincerà il suo “percorso riabilitativo” presso il centro anziani al quale è stato assegnato dal Tribunale di Sorveglianza. Contemporaneamente parte l'invasione mediatica del Cavaliere per recuperare terreno nei sondaggi. O meglio, doveva partire. Ieri era in programma la prima intervista televisiva, con il Tg5. La prima dopo un lungo silenzio, interrotto soltanto dai vari collegamenti telefonici con i Club Forza Silvio. Falsa partenza. Perché alle ore 20 l'ammiraglia Mediaset non ha mandato in onda alcuna intervista. «Un ritardo tecnico», hanno spiegato dallo staff dell'ex presidente del Consiglio. Berlusconi è andato “lungo” con gli appuntamenti di giornata e non ha fatto in tempo a prepararsi per apparire im video al tg della sera. La vera motivazione, tuttavia, sarebbe un'altra. Data la conferenza stampa fiume di Matteo Renzi, il Cavaliere ha riflettuto sulla inutilità di sovrapporsi alla verbosità del presidente del Consiglio: «S'è preso tutta la scena, bene, per un giorno lasciamogliela». L'uscita dell'ex capo del governo è posticipata a oggi. Silvio, per rispondere alle misure annunciate da Renzi, dovrà alzare il tiro. E sta limando una lista di proposte per attirare l'attenzione del suo elettorato tradizionale. Sarà un crescendo, nelle prossime settimane. Anche perché, ha riflettuto il Cav, «stavolta dall'altra parte non c'è un Bersani, ma un vero professionista della comunicazione». L'assicella della competizione si alza. Non basterà la critica all'Euro, la proposta di modificare i trattati e i vincoli di bilancio, lo sprono a divincolarsi dalla giogo tedesco. Ci vuole la classica “bomba” berlusconiana, tipo l'abolizione dell'Imu e cose così. Arriverà. Probabilmente l'ultimo giorno di campagna elettorale, quando è prevista una manifestazione di piazza a Milano. Chiusura già decisa nella circoscrizione Nord Ovest, con tanto disappunto degli altri candidati. Ma Berlusconi ha l'esigenza di tirare la volata al suo pupillo Giovanni Toti, l'ex direttore del Tg4 non può fare brutte figure. Intanto, in tutta Italia, è partito il gioco degli accoppiamenti. Le preferenze sono 3 e allora i candidati devono fare cordata per unire le forze. Al Sud i “soci” più ambiti sono Raffaele Fitto in Puglia e Fulvio Martusciello in Campania. Ma anche Clemente Mastella. È stato l'ex Guardasigilli a scatenare il panico in Fi: facendo due conti con i sondaggi che girano, gli azzurri dimezzeranno la propria delegazione a Strasburgo. Sono a disposizione la metà dei posti del 2009, allora la competizione si fa più ardua. La circoscrizione più competitiva è senz'altro quella del Nord Ovest, dove l'uscita polemica di Claudio Scajola («Sono stato preso a calci dal mio partito») agita parecchio gli animi. Dopo l'esclusione dell'ex ministro dell'Interno dalle liste, sono in atto tentativi diplomatici per fare pace. Il suo bacino elettorale in Liguria fa gola agli altri candidati. Disperderlo è un lusso che Forza Italia non può permettersi. «Troveremo un modo per recuperare Claudio», ha assicurato Berlusconi in queste ore ai suoi. Ma, per quanto riguarda lui, il caso è chiuso. Voltare pagina. Concentrarsi sulla campagna elettorale. E Berlusconi prepara la risposta a Renzi. Il rottamatore «si impegna», ammette Silvio, «ma non osa abbastanza». E «per uscire da questa crisi depressiva» ci vogliono «misure choc», altrochè. Per cui oggi Berlusconi replicherà punto per punto al pacchetto Renzi. Misure che già ieri hanno ricevuto le critiche di esponenti di Forza Italia. «C'è da chiedersi se il premier abbia mai visto una busta paga», si domanda il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta. «Renzi ha detto che il tetto previsto per i dirigenti pubblici non inciderà sul trattamento pensionistico. Su quella base sono calcolati i contributi utili a pensione. Se la retribuzione lorda diminuisce, diminuiscono anche i contributi». Altri, come la deputata Elvira Savino, contestano il carattere elettoralistico delle misure annunciate dal governo: con gli 80 euro in più sullo stipendio, «Renzi si sta comprando il voto degli italiani per le prossime europee», attacca l'esponente azzurra. di Salvatore Dama

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