Diario elettorale: la maxi frittata dell'alfaniano Ruffato
Roma, 25 apr. (Adnkronos) - Una campagna elettorale dal sapore agreste per il candidato alfaniano a Strasburgo Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale veneto. Un'intera mattinata a tosare pecore e preparare maxi frittate da offrire ai presenti, circa 3mila persone, che lo hanno seguito a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, nell'alto padovano, location scelta per l'apertura ufficiale della campagna. "Io ho dato solo qualche sforbiciata, il grosso del lavoro lo hanno fatto dei veri professionisti venuti dalla Nuova Zelanda", dice Ruffato all'Adnkronos. L'esperienza, pero', e' stata gratificante. "Una giornata emozionante, bellissima, in un contesto che richiama le nostre radici contadine, di cui tutti siamo orgogliosi", aggiunge, "uno spettacolo per tante persone, compresi molti bambini, che mai avevano assistito ad un 'rito' che nella nostra zona si compie da secoli. Sono le nostre tradizioni e le nostre origini, alle quali non intendiamo rinunciare". E prima del comizio, naturalmente, un picnic "con prodotti locali, a chilometro zero", ci tiene a sottolineare Ruffato: "abbiamo cucinato 3mila uova sode e preparato maxi frittate per tutti, insieme a salumi della zona e vino in quantita"'. Chiusa la parentesi bucolico-gastronomica, l'attenzione si e' spostata sulla politica. E come in ogni comizio che si rispetti, si comincia dallo slogan, che racchiude il senso del programma: 'Europa si', ma non cosi". "Vuol dire -spiega il candidato- meno burocrazia, meno sprechi, meno vincoli. E soprattutto concorrenza leale: la Carinzia non puo' venir qui ad 'adescare' le nostre aziende promettendo costi del lavoro piu' bassi e meno tasse. Se tutti corriamo, o abbiamo tutti la 500, o tutti la Ferrari…". Ma non basta: "in Europa -promette Ruffato- ci batteremo per tutelare le nostre eccellenze, anche e soprattutto per quel che riguarda la filiera agroalimentare, copiato da tutti e in molti, troppi casi in modo disonesto. Le cifre parlano chiaro: a fronte di un export di 26 miliardi di euro, la contraffazione ha una misura che e' quasi il triplo: 60 miliardi".