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Bari: figlia pregiudicato candidata, assessore 'no incompatibilita''

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Bari, 29 apr. (Adnkronos) - La sua campagna elettorale continua, anche perche' la candidatura a consigliere comunale nelle fila di Semplicitta', una delle 13 liste a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Antonio Decaro, e' stata gia' presentata. Tecnicamente non si puo' ritirare. E comunque lei non vuole rinunciare o fare passi indietro. A Bari nelle ultime ore e' scoppiato il caso di Anna Esperanza Diomede, 23 anni, incensurata, figlia di un pregiudicato, Michele Diomede, che ha scontato diversi anni di pena per omicidio ed e' uscito solo tre anni fa. Si tratta di una famiglia molto nota per i trascorsi criminali, in particolare nel quartiere San Paolo (lo zio della ragazza Tete' Diomede, considerato un boss, fu ucciso nel 1989). "Noi non conoscevamo la situazione, peraltro si tratta di un cognome molto diffuso a Bari - spiega all'Adnkronos Elio Sannicandro, assessore uscente all'Urbanistica, uno degli sfidanti di Decaro alle primarie e animatore della lista civica Semplicitta' - pero', una volta che l'abbiamo approfondita, sia Decaro che io le abbiamo chiesto di fare un passo indietro. La richiesta ovviamente non era basata su una inesistente incompatibilita' o per evitare strumentalizzazioni politiche ma soprattutto a tutela della ragazza che e' giovane e quindi immaginavamo che la pressione mediatica, che si e' di fatto poi venuta a creare, potesse crearle problemi". "Le abbiamo parlato e le abbiamo spiegato quello che sarebbe successo e abbiamo lasciato che la ragazza potesse decidere autonomamente. Lei - continua Sannicandro - ha deciso di andare avanti. Noi non possiamo che rispettare la sua volonta'. La ragazza non ha nessun motivo di incompatibilita' o di esclusione. Ci e' stata garantita per come e' cresciuta, ha studiato, e' stata brava a scuola, ha preso il diploma, lavora onestamente. Non c'e' nessun motivo di incompatibilita'. Era un fatto di opportunita' e di necessita' di evitare pressioni. Quindi rimane in pista". Decaro, pur rispettando la decisione, ha sostenuto che la campagna elettorale non e' il palcoscenico per un riscatto sociale.

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