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Il centrodestra che vince, cinque capoluoghi anche nel cuore delle regioni rosse

Giovanni Ruggiero
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Passata la sbornia renziana post europee, il centrodestra riesce in uno scatto di reni a conquistare cinque città capoluogo alle elezioni amministrative. Al primo turno l'unico pallino azzurro era su Ascoli Piceno, dove Guido Castelli non ha faticato troppo per chiudere in prima battuta con quasi il 60% dei voti, 40 punti davanti alla coalizione di centrosinistra. Roccaforti - Nel turno di ballottaggio dove Livorno crolla sotto i colpi dei grillini, dopo 70 anni ininterrotti di sinistra, anche il centrodestra può vantare vittorie epocali. A Perugia Andrea Romizi del centrodestra ha conquistato il capoluogo umbro con il 58%, sconfiggendo Wladimiro Boccali del Pd fermo al 42%. Una rimonta incredibile partita al primo turno dal 26,31%. Altro ribaltone c'è stato a Potenza, dove il centrodestra riconquista la città con Dario De Luca raccogliendo oltre il 62% delle preferenze, quando il 25 maggio la coalizione di centrodestra si era fermata al 16,79%. Si conferma primo cittadino di Teramo Maurizio Brucchi, vincitore alla fine dello spoglio con il 51,54%, dopo aver già sfiorato la vittoria al primo turno con il 49,77%.

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