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Riforme: anche in Liguria accordo Pd-Fi, no listini e premio a chi arriva primo

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Genova, 29 lug. - (Adnkronos) Abolizione del cosiddetto listino, premio di maggioranza ed elezione su base provinciale con utilizzo dei resti pure su base provinciale sono le maggiori innovazioni apportate dalla nuova legge elettorale della Regione Liguria secondo la bozza presentata oggi pomeriggio in commissione. Sono inoltre previsti, secondo quanto stabilisce la legge nazionale, la riduzione del numero dei consiglieri da 40 a 30 e degli assessori da 12 a sei o a sette. Su questa bozza sono d'accordo in linea di massima Pd, Forza Italia e Lista Biasotti. Il premio di maggioranza, secondo la bozza attuale, scatterebbe per il partito o la coalizione che risultasse primo anche di un solo voto. Il vincitore si aggiudicherebbe il 55% dei seggi, la minoranza si dividerebbe il 45%. La Lega Nord intende proporre alcuni emendamenti, tra cui uno che corregga l'assegnazione del premio di maggioranza senza una soglia minima, e questo pomeriggio ha abbandonato i lavori della commissione per protesta contro la gestione dei lavori da parte delle altre forze coinvolte. "Sembra - si legge in un comunicato della Lega - che stiano facendo le prove generale di trasversalità e inciucio tra Partito Democratico e Forza Italia, con l'aggiunta di Ncd, con una evidente forzatura relativa ai tempi. Assistiamo a cose inaudite al solo fine di accelerare i tempi e approvare una legge elettorale raffazzonata nel mese di agosto, noi non ci stiamo. Molti - prosegue il comunicato - hanno portato proposte, alcuni devono ancora presentarle per iscritto, come richiesto, ma ci è stato chiesto di votare in fretta e furia una cosa di cui non si è neppure iniziato a discutere".

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