Schiaffi al grillino

Alessandro Di Battista, l'ambasciatore Iracheno: "Vuole trattare con i terroristi? Il visto è pronto"

Andrea Tempestini

Il grillino Alessandro Di Battista, su Facebook, ha rincarato. Il risultato? La proverbiale toppa peggiore del buco: ha cercato di argomentare la sua posizione sull'Isis, il movimento fondamentalista che sta trucidando le minoranze irachene, spiegando in buona sostanza che la loro ultra-violenza è una conseguenza delle violenze degli americani, per esempio, ad Abu Ghraib. Folli teorie da Cinque Stelle, insomma. Parole, quelle di Di Battista, che hanno innescato anche la reazione dell'ambasciatore iracheno a Roma, Saywan Barzani: "Se l'onorevole Alessandro Di Battista ha la possibilità di entrare in contatto con i terroristi e vuole andare nelle zone sotto il loro controllo per intavolare con loro una discussione, sappia che il suo visto di ingresso in Iraq è pronto: può andare ad Erbil, raggiungere in qualche modo Mosul e convincere i terroristi a fermare il genocidio di cristiani e musulmani come sta avvenendo in questi giorni". L'ambasciatore, però, aggiunge che "è impossibile per chiunque intavolare discussioni con questa gente". Barzani prosegue, non senza ironia: "Diamo il benvenuto a qualsiasi iniziativa lodevole, quindi anche a quella dell'onorevole Di Battista, atta a porre fine al massacro della minoranza cristiana e yezidi nel nord del Paese, dove i terroristi seminano il terrore uccidendo bambini e rapendo donne su basi unicamente identitarie".