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Il sondaggio che spaventa Renzi: piace come Letta

Il governo ha lo stesso indice di gradimento del predecessore dopo lo stesso periodo in carica

Matteo Legnani
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C'è il Pil con davanti il segno meno. La disoccupazione il cui segno "+" diventa sempre più ingombrante. I consumi restano al palo, segno che anche gli 80 euro al mese non stanno incidendo come qualcuno sperava. Le vacanza estive sono ormai alle spalle e nei prossimi quattro mesi il governo Renzi si giocherà tutte le sue carte e speranze di sopravvivenza. Anche perchè, secondo i dati raccolti dai sondaggisti dell'Osservatorio Lorien raccolti da affariitaliani.it, la popolarità del premier è in picchiata dopo aver toccato il massimo nello scorso maggio in coincidenza delle elezioni europee. Secondo Lorien, oggi, l'indice di gradimento del governo è al 56%: ancora con un certo margine di sicurezza rispetto alla soglia-chiave del 50%, ma identico al gradimento di cui il governo Letta godeva dopo lo stesso periodo di tempo dall'entrata in carica. Cioè: Renzi tanto rumore per nulla. Il punto è che l'81% degli italiani si sente personalmente colpito dalla crisi economica (+4% rispetto a soli due mesi fa). In generale gli italiani percepiscono più negativamente la situazione economica attuale, non solo nel nostro Paese, ma anche a livello internazionale. Al contempo, però reputano migliore la propria situazione finanziaria e occupazionale (unico dato positivo); la famiglia si riconferma come il luogo della rassicurazione, anche economica. Tramontato dal dibattito il tema delle riforme istituzionali, le priorità per gli italiani sono rappresentate dai temi del lavoro, scuola e sanità. Il problema del lavoro in Italia resta il tema prioritario per la totalità dei cittadini (96%), tuttavia la paura di guerre ed atti terroristici è aumentata incredibilmente di ben 24 punti percentuali. Infine il tema delle migrazioni è ancora al centro dell'attenzione dopo le tragedie in mare di quest'estate: il 90% degli italiani è molto preoccupato dalla situazione attuale dei nostri mari e la stragrande maggioranza (80%) accoglie favorevolmente l'annuncio del Ministro Alfano dell'avvio  dell'operazione Frontex Plus che potrà (nel lungo periodo) anche sostituire Mare Nostrum che è stata caratterizzata dalla necessità di gestire l'emergenza.  

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