Emilia-Romagna: Fi vuole coalizione ma veto Lega su Ncd, Berlusconi in campo
Roma, 4 set. (Adnkronos) - Strada ancora in salita per il centrodestra in Emilia Romagna per la scelta del governatore in vista delle regionali. Allo stato, non c'è un candidato, nemmeno l'identikit, ma solo autocandidature e alleanze tutte da costruire. Forza Italia tifa per una coalizione che non escluda nessuno, ma la Lega non è disposta a togliere il veto su Ncd: "Noi non ci stiamo con chi governa con la sinistra", avverte Gianluca Pini. Massimo Elio Palmizio, coordinatore regionale azzurro, sta facendo di tutto per tenere insieme i vari pezzi del mosaico: mantiene i contatti con Udc, Fdi, Ncd e le due leghe, la Lega Nord-Romagna e la Lega Nord-Emilia, che sono divise sulla linea da tenere (la prima è favorevole a un'intesa con Fi, l'altra punterebbe a correre da sola). Diplomazie al lavoro, dunque. Per portare a buon fine una trattativa che resta difficile, per mancanza di una linea chiara del partito. Tant'è che, raccontano, Palmizio avrebbe chiamato Silvio Berlusconi per avere indicazioni precise sul da farsi e il Cav lo avrebbe rassicurato, anticipandogli la nascita (ufficializzata qualche ora dopo) di una commissione ad hoc (presieduta dal senatore Altero Matteoli e composta da Renato Brunetta, Paolo Romani, Denis Verdini e Giovanni Toti) con la mission di elaborare i programmi, selezionare le candidature e avviare le trattative con gli alleati in tutte le realtà interessate dal voto, a cominciare proprio dall'Emilia. Prima che la commissione si riunisca, però, il leader forzista avrebbe precisato che mercoledì 10, convocherà a palazzo Grazioli, i 20 coordinatori regionali azzurri per fare il punto della situazione, perchè vuole occuparsi in prima persona del rebus candidati. (segue)