Emilia-Romagna: Fi vuole coalizione ma veto Lega su Ncd, Berlusconi in campo (2)
(Adnkronos) - Allo stato, per il posto di governatore si prospettano 4 scenari. Il primo, quello ideale, almeno per Fi preoccupata sempre dall'onda lunga grillina e dalla forza del Pd, di trovare un candidato di coalizione; il secondo, considerato da tutti gli osservatori quello più plausibile, che porterebbe a un'alleanza elettorale tra Fi-Lega-Fdi e tutte le forze alternative alla sinistra, senza gli alfaniani. La terza opzione, in caso di rottura per i veti incrociati, vedrebbe correre Fi e il Carroccio da soli. Pini, deputato padano e leader della Lega-Romagna, è categorico: "Le condizioni per un'alleanza con Forza Italia e anche Fdi ci sono, ma non mi pare possano esserci, almeno per adesso, con il Nuovo centrodestra. La linea dei centristi in materia di immigrazione, il sostegno incondizionato al governo Renzi e le scelte suicide in politica estera -dice all'Adnkronos- non possono essere barattate per aver un consigliere in più o in meno in Regione. Noi cerchiamo di far politica in maniera corente e coerentemente dobbiamo tenere lontano da una coalizione alternativa alla sinistra chi, in questo momento, governa il Paese con la sinistra". Mentre Palmizio tenta di mettere in piedi l'alleanza, non si ferma il totonomine. Allo stato, l'unico azzurro a farsi avanti per è stato il consigliere uscente, Marco Lombardi, eletto a Rimini, che ha rotto gli indugi con un annuncio pubblico, dando la sua disponibilità anche a partecipare a eventuali primarie. Oltre a Lombardi, sarebbero pronti a scendere in campo per Fi altri consiglieri regionali uscenti: Fabio Filippi, eletto a Reggio Emilia, e Galeazzo Bignami, eletto a Bologna. In queste ore si è parlato anche di un nome eccellente, forse un giornalista romagnolo, ma non trova nessuna conferma ufficiale. Palmizio smentisce poi categoricamente la voce di una sua possibile candidatura a governatore.