Il voto dei cattolici

Monti arruola i ciellini che hanno tradito Silvio

Nicoletta Orlandi Posti

  Mario Monti ha fatto manbassa di cattolici ciellini per comporre le liste dei candidati della sua "Scelta Civica". E più di uno risulta in posizione eleggibile. Una piccola ma agguerrita pattuglia di imprenditori e amministratori locali che in gran parte provengono dal Pdl e che hanno seguito le mosse di Mauro Mauro schierandosi con il professore. L'Huffington Post fa l'elenco di chi, proveniendo da Comunione e Liberazione ha mollato Silvio Berlusconi e ora corre con Monti. Tra questi Domenico Menorello, terzo nelle liste della Camera in Veneto, che vanta “una lunghissima militanza nel Pdl”. Oggi è consigliere provinciale a Padova, ma dal 1995 al 2009 ha rappresentato il partito di Berlusconi in Consiglio comunale, arrivando a coprire la carica di vicesindaco. Poi, però, "l’esperienza del Pdl è finita, a causa dell’autoreferenzialismo parossistico di Berlusconi e dal mutamento della linea politica, che ci ha portato fuori dal Ppe”, si è giustificato Menorello. Il richiamo al popolarismo europeo, e il tradimento di quest’ultimo da parte di Berlusconi, scrive l'Huffington Post, è una costante nella piccola truppa che ha seguito Mario Mauro nella sua scelta montiana. Condivisa da Giorgio La Spisa, vicepresidente della Regione Sardegna e da Leonardo Di Gioia che è terzo alla Camera in Puglia. Dal mondo dell’imprenditoria arriva invece Matteo Campodonico. Leader di WyScout, azienda che gestisce il più grande archivio esistente sul calcio, con oltre 200 mila giocatori di tutto il mondo e 60 mila partite, con informazioni, dati e video su qualsiasi calciatore del mondo. Il premier lo ha conosciuto al Meeting di Rimini, e lo ha designato in prima persona per ricoprire la terza posizione nelle liste della Camera in Liguria. Analoga situazione si sta verificando in Lombardia. Mauro e i suoi sosterranno Gabriele Albertini, altro ex-Pdl arruolato alla causa. Arnaldo De Pietri – anche lui si batte per un posto alla Regione con Scelta civica – ribadisce con convinzione la scelta albertiniana: “È un amministratore eccellente, e, insieme a Mauro, incarna quell’orizzonte europeo che avevamo perso”.