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Matteo Renzi, sul Corriere della Sera il manifesto dei nobili che lo sostengono

Andrea Tempestini

Sul Corriere della Sera di Ferruccio de Bortoli (anche se sarà "suo" ancora per poco) - stiamo parlando dello stesso de Bortoli che con quell'editoriale dell'"odor di massoneria" aveva, de facto, massacrato il premier -, ecco che su quel Corriere della Sera, curiosamente, compare una paginata, un "avviso a pagamento", dal titolo a caratteri cubitali: "Noi sosteniamo Matteo Renzi". Curioso il fatto che sul quotidiano di via Solferino (dilaniato anche dalle lotte tra gli azionisti, chi pro e chi contro Matteo) faccia capolino qualcosa del genere. Sotto il titolo una tirata sul motivo per i quali chi ha pagato per l'annuncio sta con l'Uomo da Pontassieve che, spiegano, sta cercando di cambiare il Paese e "noi", ma questo si era capito, "stiamo con lui". I 108 firmatari - Ancor più curiosa della dicotomia tra l'annuncio pubblicitario e le posizioni di de Bortoli è invece la lista di chi firma quell'annuncio. Necessaria premessa: ce li ricordiamo tutti quanti gli attacchi di Renzi ai "poteri forti", ai "salotti buoni" che lui afferma di non frequentare, ai "soliti noti". E poiché questi attacchi ce li ricordiamo tutti, è davvero curioso spulciare tra i firmatari di pagina 26 del Corriere della Sera di giovedì 9 ottobre, convinti del fatto che Renzi "non cerca sconti né per sé né per le scelte da affrontare". Per la precisione, i firmatari sono 108. Su di loro ha scritto un interessante articolo Andrea Giacobino sul suo blog. Big della finanza - Tra chi ha scritto la pagina, ecco spuntare Alberto Milla, classe 193, fondatore della banca Euromobiliare ai tempi dell'Ing De Benedetti, banca di cui oggi è vicepresidente. Quindi Anna Crisina du Chene de Vere, alta nobiltà, la presidente della finanziaria Ida e vicepresidente di Publitransport, società leader nella distribuzione pubblicitaria. E ancora, Antonio Perricone. E qui c'è un dubbio: sarà il Perricone ad di Amber Capital, nel cui board c'è sempre l'Ing De Benedetti, o il Perricone già in Rcs e oggi presidente della Ntv di Della Valle e Montezemolo? Alta nobiltà - L'elenco prosegue con Clarice Pecori Giraldi, classe 1961, punto di riferimento in Italia di Christie's, il big delle aste internazionali. Si continua con Federico Schlesinger, top manager di Intesa Sanpaolo. E ancora una sfilza di cognomi aristocratici, altra alta nobiltà: Alessandra Ferrari de Grado, Federico Lalatta Costerbosa, Gerolamo Caccia Dominioni, Claudio Biscaretti di Ruffia. Renzi, insomma, attaccherà pure i "soliti noti" e i "salotti buoni", ma dai salotti buoni, almeno leggendo questa pagina, spuntano parecchi suoi fans. Infine, si nota come la paginata pubblicitaria, assomigli parecchio a una "ribellione" dei nobili contro Ferruccio de Bortoli, il direttore uscente che si è schierato senza indugi contro il premier a cui, dice, non piacciono i "salotti buoni".