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M5S, Beppe Grillo al Circo Massimo: "Di Maio e Di Battista mi faranno finire all'Europarlamento... Martedì tutti a Genova"

Giulio Bucchi
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"Di Maio e Di Battista sono meravigliosi, una forza. Lo so che fine faranno fare a me e Casaleggio: tra un anno saremo all'Europarlamento, di fianco a Mastella". Beppe Grillo chiude Italia5Stelle al Circo Massimo con una battuta, tra il serio e il faceto. Perché il popolo del Movimento 5 Stelle ufficialmente non cerca leader ("Noi abbiamo più iscritti del Pd, Renzi è un leader senza base e noi una base senza leader", ripete il comico-guru) ma di certo c'è che qualcuno riesce ad affascinarlo meglio di altri. Bechis, Di Battista e i vecchietti narcos... / Video Bechis, Di Maio e le auto blu... / Video   Lo show di Mai e DiBa - L'invito ai parlamentari grillini è secco: "Uscite dal parlamento e andiamo nelle piazze". Innanzitutto, quelle di Genova, affogata da acqua, fango e incuria dell'amministrazione locale e regionale. "Ci andremo martedì, a spalare il fango. Non lunedì, perché c'è allerta meteo". Durissimo l'attacco al sindaco Doria e al governatore Burlando, entrambi sostenuti dal Partito democratico: "Devono andare via immediatamente, siamo sommersi dalla peste rossa". Per ora comanda sempre lui, Grillo. Ma Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista arringano gli attivisti, studiando da leader. "Se li cercate, andate alla Festa dell'Unità", fa eco al capo Di Maio. Tutti però sono d'accordo: bisogna mandare a casa Renzi, con o senza esercito. "A Renzi ho fatto una proposta sulle preferenze e lui mi ha risposto chiudendosi a Palazzo Chigi con Berlusconi", commenta Di Maio, che aggiunge: "Non so quando andremo al governo ma dobbiamo essere pronti". La guerra delle cifre - Anche per questo la polemica sulle cifre di chi ha partecipato alla tre giorni romana non è solo retorica. Dal suo blog Grillo parla di 500mila presenze complessive, stima sicuramente generosa visto che secondo la Questura parla di 150mila persone per la seconda giornata, quella di sabato (la più riuscita) e alla prima giornata difficilmente si sono superate le 20mila presenze (il Fatto quotidiano parlava addirittura di 5.000 persone). Vecchia regola della politica seguita anche dagli anti-Casta a 5 Stelle: contare le teste per mostrare i muscoli.

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