Province: Zaia, carrozzoni politici nati senza voto popolare
Venezia, 13 ott. (Adnkronos) - "La riforma più pasticciata del millennio ha celebrato il suo rito. Si voleva eliminare il carrozzone delle Province, ammesso che tali fossero, e se ne sono creati due, le 'nuove Province' fatte solo di poltrone ma svuotate di ogni significato, e le Città Metropolitane, dove un Sindaco nominato ma non eletto comanda altri sindaci che, loro sì eletti dal popolo, non contano più niente. Risparmi? Zero o giù di lì. Confusione tanta, al punto che il giorno dopo molti commentatori chiedono 'chiarezza', come il Presidente dell'Anci, e altri, che condivido, ritengono si sia trattato semplicemente di un'operazione partitica per riciclare più di qualche nome della vecchia politica". Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, boccia senza appello il nuovo "assetto istituzionale" che si va creando sui territori dopo le elezioni nelle Province e quelle per le Città Metropolitane. "Ero e resto convinto che tutto ciò sia un male per il Paese - incalza Zaia - e sia persino incostituzionale, come abbiamo ritenuto noi che, come Regione, abbiamo impugnato la legge sulle Città Metropolitane di fronte alla Consulta, perché dovunque il popolo sia escluso dal voto è vietato parlare di democrazia".(segue)