Sondaggio Pagnoncelli, in Italia il partito di Tsipras sarebbe un flop
Da una settimana Syriza ha vinto le elezioni in Grecia e già l'effetto Tsipras pare al lumicino, almeno in Italia. Domani, martedì 3 febbraio, il neo-premier Alexis Tsipras farà visita a Roma al collega Matteo Renzi per parlare di ristrutturazione del debito, riforme e lotta a quell'austerità imposta da Bruxelles e Troika. Possibili intesi sull'asse Palazzo Chigi-Atene? Difficile, perché al di là degli slogan Renzi non alcuna intenzione di pigiare il piede sull'acceleratore, rischiando di rompere il sistema-Ue. E forse nemmeno o il rosso Tsipras. Di sicuro, resterà deluso chi sperava che la vittoria dell'ultra-sinistra nella vicina, pericolante Grecia avrebbe avuto ripercussioni anche sulla politica nostrana, o costringendo il Pd a spostarsi su posizioni radicali o più verosimilmente dando il coraggio ai dissidenti del premier di uscire dal Partito democratico e dare vita a un nuovo soggetto. "Atene ci deve ridare tutti i soldi" - Il sondaggio di Nando Pagnoncelli realizzato per il Corriere della Sera parla chiaro. Per il 24% degli italiani la vittoria di Tsipras è una ottima notizia perché costringerà l'Europa a ridiscutere le regole sui debiti dei singoli Paesi, mentre per il 30% favorirà politiche per la ripresa. Il 54% totale, dunque, guarda con simpatia ai fatti greci. Purché restino in Grecia, appunto, senza ripercussioni sull'Italia. Sì, perché "ridiscutere il pagamento del debito pubblico" di Atene significherebbe rimetterci soldi nostri. Come ricordato dal sottosegretario Sandro Gozi, "l'Italia è un paese creditore" nei confronti della Grecia per 40 miliardi, che si volatizzeranno se si azzererà o ristrutturerà il debito greco. Per il 59% degli intervistati, infatti, "non è giusto fare sconti, la Grecia ci deve restituire il prestito". Tsipras in Italia? Un flop - Interessante anche il risultato delle domande più politiche: per il 41% il Pd non si dividerà, mentre per il 31% ci sarà giusto qualche fuoriuscito. In ogni caso, per il 37% degli italiani una forza simile a Tsipras in Italia "sarebbe un flop" e per il 27% non otterrebbe comunque più delle forze di sinistra già presenti. In generale, poi, singolare come il risultato di Atene abbia abbassato il livello di simpatia degli italiani verso Tsipras: a novembre 2014 il 43% degli intervistati guardava con un certo favore al suo partito, oggi soltanto il 32%, mentre i suoi oppositori italiani sono cresciuti dal 42% di novembre al 51% attuale.