Il piano B di Renzi, al governo anche senza Ncd. Ecco come farà senza Alfano
Non ha bisogno di Angelino Alfano e del Nuovo centrodestra per governare, Matteo Renzi. Se anche il primo ministro rompesse, il leader del Pd avrebbe comunque i numeri per approvare le riforme, perché ancora prima dell'intesa sulla candidatura di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica, Renzi sapeva che poteva contare su molti senatori appartenenti a tutti gli schieramenti. Al momento, come riporta il Corriere della Sera, non è necessario per Renzi portare a compimento "Orizzonte 2018" ma la manovra è già messa a punto come rivela un esponente del Pd: "In caso di necessità, al Senato i numeri ci sono. Anche senza il Nuovo centrodestra". E in questa ottica si possono ora rileggere le parole di Maria Elena Boschi quando qualche giorno fa diceva che "la maggioranza è autosufficiente". Del resto, il ministro per le Riforme è parte in causa della manovra: è stata lei infatti a convincere alcuni esponenti di Ncd a votare per Mattarella ancor prima del via libera di Alfano e questi sono già stati ribattezzati "gli 11 apostoli della Boschi". Intanto Alfano è stretto tra Renzi che lo attende al varco da un lato e Matteo Salvini che prova a chiuderlo dall'altro ed è sfinito dalle defezioni e dalla crisi di nervi che attraversa il partito. Angelino è convinto che "ce la faremo" e che "nessuno se ne andrà". Ma Renzi è pronto a tutto.