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Mps,Maroni smaschera Napolitano:"Vuole il silenzio per coprire il Pd"

Ignazio Stagno
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Roberto Maroni critica aspramente le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che aveva in pratica attaccato la stampa per le notizie circolate in questi giorni sullo scandalo Mps. Il Colle ieri sera si è schierato con la procura ed ha invitato tutti al silenzio. Ma il segretario della Lega Nord non ci sta e attacca: "Conosco e stimo Napolitano, non voglio pensare questo, ma la brutta impressione è che sia sceso in campo per coprire lo scandalo Mps e attenuare i riflessi negativi che sta avendo sulle sorti elettorali del Pd. Non voglio pensare - ha detto il leader della Lega a proposito di Napolitano - che sia intervenuto per censura, però è singolare che il presidente della Repubblica si svegli adesso mentre in passato non ha mai detto una parola sulle violazioni del segreto istruttorio o del segreto delle indagini, cosa che lui richiama adesso".   Fate silenzio - Le parole di Re Giorgio erano state dure. In tanti hanno pensato che il Colle volesse il silenzio per non "disturbare" la campagna elettorale del centrosinistra. "Abbiamo spesso degli effetti non positivi - ha sottolineato Napolitano -, quasi dei cortocircuiti tra informazione, che tende ad avere il massimo di elementi per poter assolvere a un ruolo di propulsione alla ricerca della verità, e nello stesso tempo riservatezza necessaria delle indagini giudiziarie e rispetto del segreto d'indagine. Il richiamo piuttosto brusco di un importante ufficio giudiziario, la Procura della Repubblica di Siena, di fronte alla pubblicazione di notizie che ha dichiarato totalmente infondate e di cui ha anche fatto comprendere la grave possibile ricaduta destabilizzante sui mercati, al punto da annunciare o da ventilare provvedimenti per aggiotaggio e insider trading", aveva affermato Napolitano. Ora l'intervento del Colle è apparso tardivo e inopportuno. Le polemiche su Pd e Mps di certo non si fermeranno. 

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