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Matteo Salvini: "Elezioni regionali, vi spiego perché mi sono alleato con Silvio Berlusconi"

Andrea Tempestini
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Matteo Salvini fa il punto in un'intervista al Corriere della Sera. Si parte dalla Puglia: "Adriana Poli Bortone? Va benissimo", taglia corto il leghista, che conferma l'appoggio della Lega Nord alla candidata ufficiale di Silvio Berlusconi: "Pur di mandare a casa i Vendoli e gli Emiliani, che poi sono la stessa cosa, noi siamo d'accordo. Purché - avverte Salvini - non ci siano gli Alfani". Alternative - Salvini, poi, mostra di avere un progetto a lungo termine. Certo, si pensa alle regionali. Ma si guarda molto più in là: "Il bello di questo momento - spiega - è che noi stiamo costruendo un modello del tutto alternativo a quello di Matteo Renzi. Un modello che cresce, diverso da tutti quelli passati. Il 31 maggio ci saranno le elezioni regionali e amministrative. E dal primo giugno cambia tutto. Il centrodestra ripartirà con basi e prospettive del tutto diverse da quelle che ci sono state fino ad oggi". Le ragioni - Quando gli si fa notare che in Liguria con Toti e in Puglia con la Poli Bortone la Lega ha fatto una scelta diversa da quella iniziale, Salvini risponde: "Ripeto, se facciamo un accordo in Liguria per mandare a casa Burlando, pur di spedire a casa la sinistra possiamo farlo anche in Puglia". E ancora, sulle ragioni che lo hanno spinto a cementare l'asse con Silvio Berlusconi, aggiunge: "Quando noi dobbiamo fare un passo avanti, lo facciamo. Ma siamo anche capaci di fare il passo indietro. Tutti insieme, e senza confusioni".

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