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Pd, Sandro Gozi: "Il governo non può prendere posizione ufficiale sul genocidio armeno"

Andrea Tempestini
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Ci voleva Papa Francesco per per riaprire un caso terribile, spinoso e "scientificamente dribblato" da governi, potenze e diplomatici di mezzo mondo. Si parla della frase del Pontefice più discussa delle ultime ore: "Quello degli armeni fu un genocidio", ha detto Francesco scatenando l'ira della Turchia. Il riferimento è al doppio massacro contro il popolo armeno avvenuto nel 1894-1895 e nel 1915-1916, con le deportazioni di massa: due episodi nei quali, stando alle stime degli storici, sarebbero morte oltre 2 milioni di persone. Il Papa ha preso posizione, e Ankara ha richiamato per consultazioni l'ambasciatore in Vaticano. Per la Turchia, come ha dimostrato la furiosa reazione del governo di Erdogan, quella del genocidio è una ferita ancora aperta. E intanto il Pd... - Chi invece non prende posizione sul genocidio armeno è il Pd. Ospite di Omnibus su La7, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi è incalzato dalla giornalista di Libero Elisa Calessi circa la posizione del governo italiano sulla questione. La risposta? Semplice: Gozi afferma che il governo non può prendere posizione ufficiale alla luce dei negoziati per l'entrata nell'Unione europea Ue della Turchia, da sempre negazionista dei massacri del 1915. E ancora, Gozi aggiunge che "non c'è una sola verità storica". Due milioni di morti, dunque, sui quali può prendere posizione il Papa, ma non il Pd. Una tremenda gaffe, quella di Gozi, che è stato immediatamente infilzato dai social network sui quali si parlava di "affermazioni demenziali" (e non solo).  

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