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Regionali, la mappa della corsa leghista al Sud

Nicoletta Orlandi Posti
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Parte dalle regionali di maggio la sfida della Lega Nord al Sud. "Noi con Salvini" sbarca nel meridione, un esordio elettorale impensabile fino a qualche tempo fa per le camicie verdi. "In Puglia", spiega Raffaele Volpi, l'uomo che ha curato l'arrivo del Carroccio nel Mezzogiorno d'Italia - sosterremo il candidato di Fi: salvo sorprese, dunque, Adriana Poli Bortone. Un profilo diverso da quel che ci aspettavamo, ma la nostra è una scelta di responsabilità. In Campania c'è stato l'accordo per non 'infastidire' il governatore uscente Caldoro, appoggiato anche da Ncd". Ma, al netto del patto di 'non belligeranza', "se qualcuno in Campania ci chiederà l'appoggio decideremo il da farsi". Il resto d'Italia - La corsa di "Noi con Salvini", il simbolo scelto dai vertici del Carroccio per il Meridione, finisce qui. Poi, per le altre Regioni al voto, la Lega torna ad essere semplicemente Lega Nord. In Veneto, innanzitutto, dove candida Luca Zaia, appoggiato da Forza Italia ma con il Carroccio spaccato in due: a contendere la poltrona di governatore c'è infatti anche Flavio Tosi, fresco di espulsione. In scena un'insolita e impensabile Lega contro Lega. In Liguria i leghisti sosterranno l'azzurro Giovanni Toti, avendo sacrificato sull'altare dell'accordo con Fi il candidato del Carroccio Edoardo Rixi. In Umbria il sindaco di Assisi Claudio Ricci è riuscito in quello che per molti è ormai un vero e proprio miracolo: compattare l'intero centrodestra. "In Toscana", spiega ancora il senatore del Carroccio, "ognuno corre per conto suo, noi siamo in campo con Claudio Borghi". Lega in solitario anche nelle Marche, dove schiera Luca Paolini. Ottimismo - In via Bellerio si respira ottimismo per la tornata elettorale ormai alle porte. "Sono convinto delle nostre potenzialità", dice Volpi, "sui risultati preferisco non pronunciarmi, ma c'è un bel clima e siamo molto fiduciosi. Staremo a vedere". E a chi gli domanda se l'alleanza con Fdi-An, all'insegna del lepenismo italiano, sia già morta sul nascere, "spero vivamente di no", risponde secco Volpi, "confido di poter fare squadra in situazioni che ci consentano di battere la sinistra insieme".

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