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Divorzio breve, Matteo Renzi "scippa" la riforma all'azzurro Luca D'Alessandro: "Un altro impegno mantenuto"

Andrea Tempestini
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Un testo condiviso, come dimostrano i pochi voti contrari. Un testo, quello sul divorzio breve appena approvato alla Camera, che però, su tutti, ha un padre: l'azzurro Luca D'Alessandro, relatore del provvedimento. Una legge che si attendeva da dieci anni, e che è arrivata, in primis, grazie agli sforzi del deputato di Forza Italia. Eppure, passano pochi secondi dopo il definitivo "sì" di Montecitorio, ed ecco che Matteo Renzi cinguetta su Twitter: Il #divorziobreve è legge. Un altro impegno mantenuto. Avanti, è #lavoltabuona— Matteo Renzi (@matteorenzi) 22 Aprile 2015 Insomma il premier non riesce a resistere alla tentazione di appendere il cappello sulla riforma. Si intesta il divorzio breve, esulta per quello che sarebbe l'ultimo punto realizzato del suo programma. Ma si scorda quello che è il vero "padre" della legge. D'Alessandro, appunto.

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