Elezioni regionali, i 5 Stelle vanno oltre Grillo. Boom di voti, secondo partito quasi ovunque
Al Movimento 5 stelle non è riuscita l'impresa di conquistare almeno una regione, ma su un dato Beppe Grillo può esultare. Il Movimento grillino, infatti, si è assestato come secondo partito ovunque tranne che in Toscana, Veneto e in Campania. E tutto questo con una campagna elettorale del comico genovese pressoché assente. I cinque stelle si sono quindi saputi svincolare dalla figura ingombrante del loro leader, e ora si preparano ad avere dei gruppi consiliari molto numerosi in quelle Regioni dove neanche era rappresentato cinque anni fa. Regione dopo regione - In Puglia ad esempio, Antonella Laricchia ha guidato i grillini verso il 16,3% dei voti, facendo il suo esordio in consiglio regionale e superando anche la lista del vincitore, Emiliano presidente, che ha preso il 9%. Un'esplosione che, appunto, lo stesso Michele Emiliano non ha potuto evitare, considerando che già in campagna elettorale aveva promesso che avrebbe provato a lanciare una fune al movimento grillino. A loro l'ex magistrato ha offerto l'assessorato all'Ambiente, ruolo cruciale nella regione dell'Ilva che difficilmente i pentastellati accetteranno. In Liguria a casa di Grillo, il M5S è secondo partito, ottenendo un 22,28% che gli ha permesso di superare anche la Lega nord al 20,28%, che pur è stata fondamentale per garantire la vittoria a Giovanni Toti. E poi c'è il l'Umbria, dove il M5s si colloca dietro il Pd con un 14,56%, battendo anche qui il partito di Salvini che ha preso il 13,98%. Stesso copione nelle Marche, con la Lega che prende il 13%, 6 punti percentuale in meno rispetto ai pentastellati. In Veneto invece, la terza posizione è tutt'altro che scontata, considerando che davanti ci stanno le imbattibili corazzate della lista di Luca Zaia e della Lega. In più prendere il 10,32%, il doppio del 5,58% di Flavio Tosi, è un bello smacco per il sindaco di Verona. In Campania la candidata Valeria Ciarambino ha ottenuto il 17,56%, non riuscendo a superare Pd e Forza Italia ma ottenendo comunque un ottimo risultato considerando i giganti contro cui stava combattendo. Infine è la Toscana l'unica regione non "leghista" dove il partito di Grillo non è riuscito a battere Salvini, arrivando comunque terzo con il 15,14%.