Scelta Civica, il partito preferito dai redditi più alti
Il finanziamento ai partiti era stato voluto da Enrico Letta e doveva, in teoria, avvicinare i cittadini alla politica. Ma tra la teoria e i teoremi e la realtà ci sono di mezzo degli oceani. Il Giornale fa la radiografia delle dichiarazioni dei redditi per capire, partito per partito, quanto ha ricevuto dagli italiani. Si parte dal presupposto che si tratta di cifre molto basse: perché se si prende il totale dei soldi incassati dai partiti grazie al due per mille e lo dividiamo per il numero delle opzioni espresse, avremo il valore medio delle donazioni che è di 20 euro a testa scarsi. Non mancano sorprese. Perché al primo posto tra le formazioni che hanno incassato le quote maggiori c'è Scelta Civica di Mario Monti che vince il titolo di partito di Paperon de Paperoni. Si tratta di cifre ridicole perché il partito del Prof ha "rastrellato" solamente 7.102 da 156 donatori in tutto che hanno dato quindi in media 45,5 euro a testa. Secondo partito di questa singolare classifica è la Südtiroler Volkspartei con un gettito di 32,5 euro per ogni finanziatore mentre il terzo è Forza Italia con 29,8 euro in media. Il partito sostenuto da elettori che pagano meno Irpef è Sel (16,4 euro a testa). Va meglio alla Lega (15,3 euro). Tuttavia proprio Sel e Lega sono i due partiti che sono riusciti a mobilitare più sostenitori. La Lega è al secondo posto con 1.839 opzioni (e un assegno di 28.140 euro) dietro il Partito democratico, che invece ha fatto man bassa: 10.157 firme per complessivi 199.099 euro.