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Berlusconi: "Monti peggio di Fini e Casini. Sull'Europa dice una cazzata"

Silvio Berlusconi

Giulio Bucchi
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"Sì, lo ammetto: ho una promessa mancata: quella di modernizzare il paese e realizzare la rivoluzione liberale che mi ero illuso di fare. Purtroppo entrato nella stanza dei bottoni, non ho trovato i bottoni". Silvio Berlusconi, ospite di Nicola Porro e Luca Telese a In Onda, su La7, risponde così al velenoso tweet di Oscar Giannino che vedendolo in studio con una cartella traboccante di fogli aveva punzecchiato: "Sono le promesse del Cavaliere diventate palle". "In Italia il premier - ribadisce il leader del Pdl , non ha poteri. L'unica speranza è che il premier e il suo movimento abbia la maggioranza assoluta, senza l'impedimento di partiti e partitini vari. Potevo farlo qualche anno fa, poi per colpa dei vari Follini, Casini e Fini mi sono dovuto arrendere. Ma oggi noto un entusiasmo maggiore anche rispetto al 1994, quindi chiedo agli italiani di darmi la maggioranza dei voti".  "Monti dice una cazzata":  guarda il video su LiberoTv "Monti? Dice cazz...." - All'ordine del giorno c'è soprattutto l'affondo di Mario Monti, che ha accusato il Cavaliere di "comprare il voto degli italiani" promettendo loro la restituzione dei soldi versati nel 2012 per l'Imu. Come faceva, 50 anni fa, il tycoon napoletano Achille Lauro. "Un'accusa indecente", ribatte Berlusconi a La7. "Ridando i soldi dell'Imu, riavviciniamo i contribuenti allo Stato e rilanciamo i consumi e abbattiamo la spirale recessiva". "Ammettiamo che lei, al primo CdM, faccia passare questa misura - lo incalza Porro -. Come reagirebbero i mercati?". "Non potrebbero reagire male, di questo sono sicuro", replica secco il Cav. E su una nuova eventuale febbre dei mercati e una turbolenza finanziaria, il leader del Pdl assicura: "Nel 2011 mi sono dimesso perché avevamo solo 2 deputati di maggioranza alla Camera. Se ne avessimo avuti di più, non avrei lasciato. Oggi ho capito che i mercati finanziari non sono legati ai governi e alle vicende politiche, dipendono da loro meccanismi". E quando Monti dice che Berlusconi è "il terrore dell'Europa"; Silvio conclude amaro: "E' la peggiore delusione, peggio di Fini e di Casini. Economicamente è ignorante, non capisce certi meccanismi. E quando parla di me e dell'Europa dice una grande cazzata". E' talmente deluso, Berlusconi, da assicurare: "Se tornassi indietro al novembre 2011, non accetterei un governo tecnico ma andrei subito al voto, perché l'Italia meritava un governo scelto dal popolo. Anche perché, ha poi ribadito ospite a Raiuno su Unomattina l'indomani, "il governo Monti ha usato metodi violenti contro cittadini e imprenditori". "Monti peggio di Fini e Casini" Siete d'accordo? Votate il sondaggio Mussolini e la Meloni - Si torna poi sulla questione di Mussolini "bravo governante". "Erano frasi dette di sfuggita, non sapevo nemmeno ci fossero le telecamere". Ma Giorgia Meloni, interviene Telese, ha detto di essersi vergognata di essere stata nel Pdl e che il Cav con quella frase ha cercato di strappare qualche voto ai nostalgici: "Balle - replica Berlusconi -, ho detto solo cose che tutti pensano. E ho sempre difeso la libertà come valore supremo per una persona e un popolo". Ma quando disse, lo interrompe ancora Telese, che Mussolini mandava gli oppositori in villeggiatura? "Non so, non ricordo, mi pare anche di non aver mai detto frasi simili". Gli scandali giudiziari - SI passa poi alle gravissime inchieste giudiziarie delle ultime settimane. "Valuto molto male le inchieste su Eni-Saipem e Finmeccanica. In certi casi e in cert paesi, non propriamente democratici, si sa che oltre all'asta ci sono altre procedure, dei dazi che sono vere e proprie necessità - sostiene a proprosito dell'inchiesta milanese sulle presunte tangenti pagate in Algeria dall'Eni, con l'ad Paolo Scaroni indagato -. Montepaschi, invece, è il più grave scandalo bancario d'Italia dal 1880, l'acquisto di Antonveneta senza nemmeno una due diligence grida vendetta. E la sinistra non poteva non sapere, anche se magistratura e giornali fanno finta di nulla. I pm, quando indagano sulla sinistra, sono corretti, mentre quando si occupano di Berlusconi piovono intercettazioni e si comportano da magistratura corrotta". Le proposte sul Fisco - La conclusione è dedicata alle due proposte-choc sul Fisco e alle nozze gay. "Vogliamo ridurre le sanzioni e cancellare gli interessi dalle cartelle esattoriali e abolire la pignorabilità della prima casa", spiega Berlusconi. "Spesso un imprenditore trova soldi per pagare i contribuenti, ma non ne ha a sufficienza per il Fisco. Equitalia spesso interviene con sanzioni, non è raro che le imprese chiudano non per il lavoro che non c'è ma per il Fisco. Nel 2012 sono scomparse 1.000 imprese al giorno, 3.600 all'anno. Inaccettabile". Sulle coppie di fatto, Berlusconi apre a garanzie per riconoscere i diritti delle coppie omosessuali: "No alle nozze gay, sì ai patti per le coppie di fatto che non sono solo donne e donne e uomini e uomini, ma magari sorella e fratello o tra un parroco e la sua perpetua".  

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