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Angelo Panebianco: "La carriera di Renzi dipende dalla sua capacità di dire verità scomode"

Giorgio Pinotti
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Le possibilità di Matteo Renzi di restare a Palazzo Chigi a lungo sono al 50% a suo favore e al 50% contro di lui. Questo dice Angelo Panebianco sul Corriere della sera, facendo un'analisi della politica del premier, delle circostanze che favoriscono la sua carriera e di ciò che invece potrebbe affossarla. A favore - Renzi è audace, non ha paura di prendersi rischi, anche notevoli, e ha una grande personalità. Caratteristiche che lo rendono digeribile anche a chi non piace e lo vede come il minore dei mali e quindi lo appoggia. Inoltre il premier riuscirà a portare a casa la riforma costituzionale. Circostanza che lo mette in una luce molto positiva in vista delle elezioni, rispetto ai potenziali concorrenti. Eliminare il bicameralismo paritario è una modifica sostanziale delle regole del gioco, in direzione di quello snellimento e velocità nel processo legislativo, visto dai più come indispensabile.  Non è trascurabile poi la ripresa economica. Se il trend positivo sarà confermato, Renzi attribuirà alla sua politica il merito di aver dato avvio alla ripresa. Ed è noto che  il tema economico sia sempre quello più caro agli elettori.  Contro - Il punto debole di Renzi è la politica estera. l'Italia è all'interno di dinamiche internazionali che incidono profondamente sul paese. La sfida da affrontare è la polveriera mediorientale e l'esecutivo non si sta esprimendo su posizioni nette, fatica a dire la verità, scomoda, ai cittadini. Il problema riguarda l'articolo 11 della Costituzione: così le guerre vengono camuffate da missioni di pace e i soldati diventano operatori di pace. Così il governo in Siria non partecipa ai bombardamenti, sarebbe guerra, ma nelle operazioni di intelligence corriamo comunque dei rischi, senza avere la possibilità di farci valere al tavolo delle decisioni e dei negoziati. Mentre Renzi è pronto a guidare una missione di pace in Libia sotto l'egida dell'Onu. Appena ci si renderà conto che anche lì ci saranno vittime civili, perchè anche quella è una guerra , nasceranno problemi e proteste dei pacifisti. Senza contare che la Libia non è scindibile dall'indebolimento dell'Isis. Dalla capacità di Renzi di dire queste verità scomode  allì'opinione pubblica  passa la sua possibilità di rimanere a lungo a Palazzo Chigi.

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