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M5s, a Imola vengono svelati i nomi del governo di Beppe Grillo: il premier e tutti i ministri

Andrea Tempestini
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Ci credono, i grillini. Pensano che la vittoria sia alla loro portata, e non soltanto a Roma. Sul palco di Imola, per la grande kermesse pentastellata, la parola d'ordine era "governare". Alessandro Di Battista, per esempio, si è rivolto agli attivisti del M5s affermando: "Tra di voi ci sono i prossimi parlamentari, i prossimi ministri, i prossimi sottosegretari della Repubblica. Perché no? Perché no?". Forse, "Dibba" ha ragione: forse i grillini, alla prossima tornata elettorale, come promesso cambieranno radicalmente volti e uomini, e dunque i futuri e ipotetici ministri erano davvero nascosti tra il pubblico. O forse, al contrario, il "governo di Grillo" è già pronto. E da chi sia composto, in qualche modo, lo si può comprendere dagli interventi dello "stato maggiore" a cinque stelle salito sul palco. Indovina chi - Quando Barbara Lezzi e Carla Ruocco salgono sul palco parlano di Economia, dunque, s'ipotizza, nel caso di trionfo elettorale quando (e se) torneremo a votare, a via XX Settembre ci andranno loro. Dunque Alfonso Bonafede, che si dilunga a disquisire di Giustizia: per lui via Arenula. Quindi spunta lo stesso Di Battista, che parla di scenari internazionali, la sua grande passione: alla Farnesina, ministero degli Esteri. Poi c'è Roberto Fico, presidente della commissione di vigilanza Rai, che non a caso parla di Rai: per lui sono pronte le Comunicazioni. E il premier? Già, il premier. Qualcuno, sabato, un discorso da presidente del Consiglio lo aveva fatto. Quel qualcuno è Luigi Di Maio, "premier in pectore", che nel suo intervento aveva spaziato su tutto. La pista che lo porterebbe (sempre in ipotesi, sia chiaro) a Palazzo Chigi resta calda, nonostante le smentite (di rito?) di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che hanno "gelato" Di Maio affermando che sul suo conto non c'è niente di certo né di deciso.

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