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Il Pd rischia di non andare al ballottaggio

Matteo Legnani
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Se Ignazio Marino correrà in proprio alle prossime amministrative di Roma, il Pd non riuscirà ad arrivare nemmeno al ballottaggio che sarebbe riservato allo scontro fra Movimento 5 stelle e il centrodestra. A rivelarlo è il primo sondaggio ufficiale su Roma effettuato dalla Emg di Fabrizio Masia per il Tg La7 di Enrico Mentana, trasmesso nella edizione delle 20 di ieri sera. Pur non conoscendo al momento candidati sindaco e varie formule, il Movimento 5 stelle oggi è il primo partito della Capitale, con il 31,8% dei voti. Il Pd sarebbe nettamente alle spalle, con il 19,7%, e gran parte del suo elettorato confluirebbe nella lista Marino, sempre che l' attuale sindaco uscente resti in campo (ed è assai probabile). Con una lista civica a suo nome il sindaco riuscirebbe a prendere da solo quasi la metà dei voti che raccoglie il Pd: il 9%. A sinistra poi resterebbero altri movimenti che complessivamente raccoglierebbero il 2,1% e Sel con il 2,6%. Bene FdI, male FI - Non esaltanti i risultati nello schieramento del centrodestra, fatta eccezione per la sola Giorgia Meloni che porterebbe i suoi Fratelli di Italia al 9,1%. Forza Italia sarebbe addirittura il secondo partito di quello schieramento, sia pure indietro per un soffio visto che raccoglierebbe il 9 per cento. Terza forza la Lega Nord, al suo esordio ufficiale nella Capitale, con un risultato che però non sembra esaltante: il 3,3%. Altre forze minori del centrodestra raccoglierebbero l' 1 per cento. Terzo polo quello centrista, e anche qui non mancano le sorprese e una doccia fredda notevole. Area popolare (Ncd-Udc) sarebbe intorno al 3%, ed era immaginabile: Roma era una delle città più forti, ma il consenso si sta erodendo un po' in tutta Italia e ogni volta che si va a votare si assottigliano le poltrone che si avevano al momento della scissione da Forza Italia. La doccia fredda invece riguarda Alfio Marchini: la lista civica con il suo nome, nonostante le numerose comparsate televisive e il ruolo di primo piano giocato nella battaglia contro il sindaco di Roma è accreditata appena del 6,8%. Insieme ad Alfio - Con queste cifre tutto dipenderà dai candidati che le varie parti si giocheranno. Marchini ritornerebbe appetibile per il ballottaggio ovviamente unendosi al centrodestra: raggiungerebbero i Cinque stelle con circa il 32,2%, ma in questo caso la somma algebrica è assai rischiosa. Forse ce la farebbe anche da solo il centrodestra a raggiungere il ballottaggio con candidati come la Meloni. Per il Pd l' unica speranza è davvero che Marino non si presenti. Costretti a correre da soli, le chance sono davvero poche. Ed è difficile pure trovare il candidatone in grado di ribaltare la situazione. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe addirittura più forte Roberto Giachetti (22,5%) rispetto al presidente del Coni Giovanni Malagò (21,5%). di Fosca Bincher

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