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Gianfranco Fini e Gianni Alemanno rifanno An

Matteo Legnani
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Uno ex presidente di Alleanza nazionale, l'altro ex ministro ed ex sindaco di Roma. Un passato importante e un presente fuori dai giochi. E anche il futuro... Così, come riporta il quotidiano "Il Tempo" riprendendo il sito fascinazione.it, Gianfranco Fini e Gianni Alemanno starebbero per dare vita a un loro partito il cui nome sarebbe Azione Nazionale. Sigla "An", guarda caso proprio quella del partito che uscì dalla svolta di Fiuggi e che per anni governò insieme a Forza Italia e Lega. Un segnale lo si era già avuto nei giorni scorsi, in occasione dell'assemblea della Fondazione An, nel corso della quale la cosiddetta "mozione dei quarantenni" appoggiata da Fini e Alemanno era stata sconfitta per 222 voti a 266. La sconfitta di misura ha fatto però pensare all'ex leader e all'ex "colonnello" di An di poter ancora rappresentare un pezzo importante di quella destra italiana che con la fusione di An nel Pdl si è poi spezzata in mille rivoli. Da qui le posizioni distanti espresse negli ultimi tempi da Alemanno nei confronti della Meloni e l'annuncio piuttosto clamoroso che Fini ha fatto a "Otto e mezzo" dalla Gruber a proposito di un suo ritorno in campo a tempo pieno in politica. Il progetto, riporta sempre "Il Tempo", è stato messo a punto tre giorni fa in un incontro che avrebbe dovuto restare segreto fino alla presentazione alla stampa prevista per la prossima settimana. Se nome e sigla già ci sono, si sta ora lavorando al simbolo, visto che quello che fu di Alleanza nazionale è da tempo appannaggio dei Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. La smentita - "Su alcuni organi di informazione è stata diffusa la voce che sia in fase di costituzione "un partito di Fini-Alemanno" che coinvolge noi in prima persona. Prima che sui giornali monti l'ennesimo teorema condito di cose inesistenti vogliamo precisare quanto segue: è vero che stiamo lavorando ad un'iniziativa da noi guidata che raccoglierà l'eredità di ForumDestra e dell'aggregazione che si è raccolta attorno alla nostra mozione dei Quarantenni, presentata alla recente Assemblea di An. Ma questa iniziativa non sarà un Partito nè tantomeno sarà "di Fini e di Alemanno", che non avranno nessun ruolo all'interno di questo progetto. Noi siamo gli interpreti di quel sentimento diffuso tra gli italiani rappresentato dall'assenza di una destra credibile in questo Paese e vogliamo, insieme a tanti amici, cercare di riempire il vuoto che c'è in quest'area politica. Di vero in queste indiscrezioni giornalistiche c'è solo che lunedì 9 novembre alle ore 12 a Palazzo Ferrajoli (Piazza Colonna, 355 Roma) faremo una conferenza stampa per presentare questo nuovo progetto, ma saremo noi a fare questa conferenza stampa da persone libere senza padrini e senza padroni. Non si può invocare sempre il rinnovamento della politica e poi cercare di soffocare con i retaggi del passato le iniziative che persone "nuove" come noi vogliono lanciare verso il futuro". Lo dichiarano in una nota congiunta i sei primi firmatari della Mozione An: Sabina Bonelli, ingegnere libero professionista candidata alle recenti europee nelle liste di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Michele Facci consigliere comunale di Forza Italia a Bologna, Fausto Orsomarso consigliere regionale del gruppo misto in Calabria, Andrea Santoro consigliere comunale di Ncd-Area Popolare a Napoli, Gianluca Vignale consigliere regionale di Forza Italia in Piemonte, Alessandro Urzì candidato sindaco del centrodestra a Bolzano e consigliere regionale e provinciale con la lista "Alto Adige nel Cuore" a Bolzano".

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