L'ultimo sfregio Ue al governo Renzi. L'Italia perde una poltrona: chi se ne va
Dal 2 gennaio scorso l'Italia non ha più un rappresentante nel gabinetto del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Carlo Zadra, componente semplice come esperto giuridico dello staff, si è infatti dimesso dopo contrasti con il capo di gabinetto, il tedesco Martin Selmayr, che lo ha privato delle deleghe attribuendole al britannico Michael Shotter. Una notizia, quella del venir meno di uno dei 19 membri di gabinetto portati a casa dall'Italia nella Commissione rinnovata a novembre 2014, destinata a scatenare polemiche. «L'Italia senza funzionari nel gabinetto Juncker. Con Berlusconi non sarebbe mai successo», è l'affondo di Fulvio Martusciello e Salvatore Cicu, europarlamentari targati Ppe. "Le dimissioni di Zadra dimostrano tutta la inconsistenza del governo italiano e del premier Renzi. Da oggi l'Italia non ha funzionari nel gabinetto Juncker. Una cosa del genere il governo Berlusconi, che aveva altra autorevolezza in Europa, non lo avrebbe mai consentito".