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Una spietata Meloni, fa saltare due teste: chi vuole fuori dai giochi

Andrea Tempestini
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Giorgia Meloni scende in campo: sì alle primarie a Roma, ma con una condizione. La leaderi di Fdi-An, infatti, non vuole né Francesco Storace né Alfio Marchini nella contesa. "Le primarie per Fratelli d'Italia - ha spiegato su Facebook - sono uno strumento importante se i partiti del centrodestra accetteranno di utilizzarle come metodo in tutte le grandi città nelle quali si vota, noi siamo pronti. È fondamentale che sul metodo siano d'accordo gli alleati perché per queste elezioni amministrative abbiamo dato priorità alla compattezza della coalizione. La battaglia è nazionale e sceglieremo con lo stesso strumento i candidati di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, ecc. e li presenteremo insieme". Ma, come detto, Giorgia pone una condizione netta: "Le primarie per scegliere i candidati - continua - devono avere tre caratteristiche. La prima è il rifiuto del modello elitario americano che ha allontanato gli elettori dalle urne. Per noi deve esserci la massima partecipazione popolare. Si va in mezzo alla gente con i gazebo. La seconda è che alle primarie del centrodestra partecipi solo chi dichiara "Sì" alle primarie, ma solo se i partiti di centrodestra accetteranno di utilizzarle in tutte le grandi città. Deve partecipare solo chi condivide i principi di centrodestra a livello nazionale e locale. No a chi è già stato bocciato dagli elettori di (...). Chiarezza e coerenza soprattutto. Nessuna larga intesa. La terza: la discontinuità con le esperienze fallimentari del passato già bocciate dagli elettori". E sono le ultime due condizioni quelle che, di fatto, taglierebbero fuori sia Marchini sia Storace, esclusi dalla cosiddetta "foto di Bologna" e, già in passato, usciti sconfitti da diverse competizioni elettorali (Comunali a Roma per Marchini, Regionali per Storace). Da parte di Storace, è arrivata subito una piccata replica, su Twitter: "Primarie da soli. Primarie con chi dicono loro. Primarie a condizione che. Ma siete sicuri che poi alle elezioni ci trovate in fila per voi?", ha concluso.

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