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Riforme: AnciSicilia, negli ultimi anni cattivo esercizio Autonomia speciale

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Palermo, 27 gen. (AdnKronos) - "In Sicilia un cattivo esercizio della speciale autonomia è stato, negli ultimi anni, la causa principale di tante criticità che si sono registrate su settori essenziali come quello dell'ordinamento degli Enti locali (Città metropolitane e Liberi consorzi), la gestione integrata di acque e rifiuti, la materia degli appalti pubblici". Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, intervenendo al seminario sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle problematiche concernenti l'attuazione degli Statuti delle regioni ad autonomia speciale. L'iniziativa dal titolo "Il futuro delle regioni a statuto speciale alla luce della riforma costituzionale", è in corso a Montecitorio, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, Gianpiero D'Alia, del Presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri e del presidente emerito della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri. "L'esperienza di questi anni dimostra - ha continuato Orlando - che, a garanzia dell'efficienza dell'azione amministrativa e di governo della Regione siciliana e degli Enti locali siciliani, è necessario pensare in sede di revisione costituzionale della materia a clausole di salvaguardia che consentano, in caso di mancato esercizio della potestà legislativa delle Regioni a Statuto speciale, la certezza derivante dall'applicazione delle norme nazionali".

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