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Monti professorino: "Berlusconi lo tengo sobrio io"

"Preoccupato da una vittoria del Cavaliere, tolleranza degli italiani per una politica senza rigore. Silvio riscrive la storia, che rabbia"

Giulio Bucchi
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  Il discolo Silvio spaventa professor Monti. In un faccia a faccia su Corriere.it, Mario Monti usa il sarcasmo per "contenere" Silvio Berlusconi, che pregustando il flop del Centrino di Fini e Casini aveva avvertito: "Se rimangono fuori dal Parlamento mi ubriaco". "Io farò di tutto per mantenergli lo stato di sobrietà", chiosa Monti. In realtà, la sobrietà cui fa riferimento il leader dei moderati è quella dei contenuti. "Vorrei contagiare di sobrietà il mio predecessore", ha spiegato Monti, secondo cui "è molto preoccupante una vittoria di Berlusconi per quello che rappresenterebbe come tolleranza degli italiani verso una vita pubblica di basso standard, non rigorosa, non sufficientemente seria e credibile". "Berlusconi riscrive la storia" - "I comportamenti privati non li giudico - sottolinea Monti a proposito del leader del Pdl - ma le sue politiche non danno né la sostanza, né l'immagine di uno Stato leggero, liberale, cose che avevamo sperato ci potesse dare e non sono mai venute in questi anni. Ma neanche di uno Stato equo, rigoroso, che dia molto peso alla lotta contro la corruzione, contro l'evasione fiscale". Accuse pesanti, anche se secondo il professore quello che lo distanzia più di ogni altra dal Cav è un'altra: "C'è solo una cosa che mi fa molta rabbia, non per me ma per gli italiani: riscrivere la storia. Dire che la crisi finanziaria nel novembre del 2011 non c'era - aggiunge Monti - o attribuire la responsabilità di quella crisi a Bini Smaghi o a Gianfranco Fini, insomma dire che il Paese in quel momento era in buon ordine e che il mio governo l'ha condotto al disastro, secondo me è un insulto inaccettabile".          

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