L'asso nella manica di Berlusconi: il nome che cambia la storia
Silvio Berlusconi aspetta. Aspetta soprattutto i sondaggi, quelli degli ultimi giorni di aprile. Vuole testare il suo candidato Guido Bertolaso e poi, eventualmente, "virare" su Marchini o Meloni. Come scrive La Stampa in un retroscena, nel momento di minore popolarità, di calo nei consensi, Silvio Berlusconi non ci sta a essere messo da parte, difende il suo ruolo e soprattutto non ha alcuna intenzione di incassare lo schiaffo ricevuto da Salvini e dalla Meloni. Ha in testa un progetto che guarda al centro, quello di formare un grande centro, come scrive il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, l'idea è quella di "costruire una nuova coalizione di moderati che non stanno con Renzi e non si accodano ai lepenisti". Il piano - Inevitabilmente in questa nuova formazione Alfio Marchini avrebbe un ruolo di primo piano ma a una condizione: rinunciare alla poltrona di sindaco per lasciare il posto a Guido Bertolaso che così potrebbe arrivare al ballottaggio. Silvio ha intenzione di sottoporre il suo piano a Marchini anche se il suo partito non è compatto, anzi alcuni dissentono apertamente da questo piano e preferirebbero la ricomposizione del centrodestra. Tra questi c'è Giovanni Toti, il governatore ligure che ripete la sua idea: appoggiare Meloni se Bertolaso dovesse ritirarsi. E poi ci sono i parlamentari del Nord che non hanno alcuna intenzione di rompere con la Lega. Berlusconi però è determinato ad andare avanti per la sua strada, che lo porta sempre più verso il centro.