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Matteo Renzi demolito dai sondaggi. La mossa disperata: cosa cambia

Giovanni Ruggiero
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L'allarme all'interno del Pd era annunciato, dopo l'esplosione dell'ennesimo scandalo che ha travolto il partito del premier Matteo Renzi, ma ora è certificato dai sondaggi. In particolare quello di Demos di Ilvo Diamanti pubblicato da Repubblica ha confermato la lenta e inesorabile erosione dei consensi popolari, come scrive oggi Stefano Folli sullo stesso quotidiano, "come consenguenza dell'opacità nel rapporto fra politica e affari. Non importa - aggiunge l'editorialista - quanto estesa sia l'area grigia, quel che conta è come essa viene percepita dall'opinione pubblica". E la percezione del governo Renzi da parte degli italiani ormai è in caduta libera. Stando ai dati di Demos, se si andasse a votare oggi per il rinnovo del Parlamento, il Movimento Cinquestelle avrebbe la possibilità di vincere al secondo turno contro il Pd. Una vittoria frutto dell'Italicum tanto voluto dallo stesso Renzi e che "tutta Europa vorrà imitarci", come disse tronfio il premier. Eppure quel sistema elettorale, ricorda Folli, era nato "per consolidare il trionfo della nuova era renziana" e invece rischia di beffare Renzi agevolando "i campioni dell'antipolitica nella loro ascesa nazionale". I rimedi - Davanti alla montagna che rischia di franare, Renzi non potrà far altro che rimettere mano all'Italicum, provando a correggere quei dettagli che rischiano di diventare per lui una trappola. Il problema resta sul come farlo, considerando che proprio su quella legge il segretario del Pd aveva speso grandi elogi. Correggerla ora darebbe un segnale di debolezza, che proprio ora non si può permettere. La speranza magari è che siano di nuovo i giudici della Corte costituzionale a togliere le castagne dal fuoco dei politici, così come accadde con il Porcellum. Ricorda Folli che già il Tribunale di Messina ha sollevato il caso alla Consulta. E nel caso anche l'Italicum dovesse subire la bocciatura dei giudici, si tornerebbe "a un sistema proporzionale con alcuni limiti (il cosiddetto Consultellum). Potrebbe piacere molto all'arcipelago centrista che ha bisogno di tornare in Parlamento con una forza autonoma. Piacerebbe perciò ai naufraghi di Forza Italia, sia che si tratti di scissionisti sia che lo stesso Berlusconi decida di giocare un'ultima partita contro la Lega di Salvini". E anche il Pd non sarebbe così dispiaciuto.

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