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M5S: boom ricorsi contro Grillo, a Napoli espulsi dicono no a reintegro/Adnkronos

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Roma, 28 apr. (AdnKronos) - Raffica di ricorsi contro il M5S. A portare in tribunale Beppe Grillo e il suo Movimento decine e decine di espulsi pronti alla guerra a colpi di carta bollata pur di rientrare nel M5S dopo esserne stati cacciati. Una sorta di 'class action' che, partita da tre romani che hanno visto il tribunale capitolino dar loro ragione, si sta propagando come un'onda, da un estremo all'altro dell'Italia. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti autorevoli, nuovi ricorsi in vista a Roma, ma anche a Caserta, Milano, Pescara, Bologna e in diverse città di Calabria, Sardegna e Sicilia. E anche a Parma qualcosa si muove. Intanto a Napoli c'è stata oggi la prima udienza dei 23 ricorrenti che hanno chiesto di invalidare le loro espulsioni e annullare le comunarie che hanno 'incoronato' Matteo Brambilla il 15 marzo scorso. Oltre ai legali di Grillo e del Movimento, si è presentata dal giudice anche la deputata M5S Roberta Lombardi, tra i membri del Comitato d'Appello voluto dai vertici grillini e chiamato a esprimersi sulle espulsioni. La sua presenza è segno che nei vertici del Movimento c'è più di una preoccupazione per questa nuova grana partita dal territorio e destinata a propagarsi, rimbalzando da un meet up all'altro. "Ci hanno offerto di essere reintegrati - dice all'Adnkronos Luca Capriello, uno dei 23 ricorrenti oggi presente in udienza - in cambio, però, avremmo dovuto rinunciare al ricorso. Noi, chiaramente, abbiamo rifiutato: non abbiamo chiesto al giudice soltanto di essere reintegrati, ma anche l'annullamento delle comunarie e siamo certi di poterla spuntare".

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