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Berlusconi? E' immortale:Senato, destra davanti Ha smacchiato Bersani

Silvio Berlusconi

Ignazio Stagno
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Il centrodestra non è finito. E' questa la vera certezza. A novembre nessuno avrebbe scomemsso un solo centesimo sul grande recupero di Silvio Berlusconi. A quel tempo, è il caso di dirlo, si parlava solo di primarie del Pd. Sorrisi tra i Bersani Boys, e coltellate al veleno per far fuori il giovane rampollo, Matteo Renzi. Silvio era schiacciato da una richiesta di primarie tra i ribelli del Pdl e la voglia di tornare in sella a guidare il carro. Sceso in campo per vinecere - Alla fine in una giornata di fine autunno, in visita a Milanello il Cav butta giù la maschera, serra i ranghi e ordina: "Si fa come dico io, scendo in campo". Musi lunghi, e in tanti a cantar vittoria. A sinistra il commento era: "Con lui zoppicante vinciamo facile". E invece un rush impressionante. Silvio si è dimenato come un eroe in tutte le arene. E' andato da Santoro, ha minacciato di mollare da Giletti, si è preso la scena con la proposta dell'Imu. Una campagna elettorale impressionate, colpo su colpo, una lotta. Che non finisce qui. Strategia elettorale - Berlusconi ha lasciato andare via i ribelli con un partito satellite come Fratelli d'Italia, e nel giorno delle elezioni si è trovato davanti al Senato. In pochi ci avrebbero scommesso. La sua sondaggista di fiducia, Alessandra Ghisleri lo aveva detto da tempo: "Occhio che state prendendo una cantonata. Il Cav è più vivo che mai". E tutti a ridergli dietro. Lo stesso Berlusconi aveva parlato di "sorpasso avvenuto". E giù a sbertucciarlo. Peccato che fosse vero. Bersani era il favorito, ora è lo sconfitto. Il parere pareva essere unanime: "Berlusconi? Solo l'ultimo colpo di coda. Ci prova ma non ci riuscirà". Poi basta la prima proiezione del Senato per far dire a Gianni Letta, in crisi evidente di panico: "Adesso andiamo a votare di nuovo". Silvio per ora sta in silenzio, ma già comincia a gongolare. Non è mai stato fuori partita. Ora, come sempre, sono gli altri ad inseguirlo. 

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