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Silvio si dà malatoper dribblareRuby e la Boccassini

Domani il Cav è atteso in tribunale a Milano per la requisitoria della rossa pm, ma i suoi legali presentano certificato medico: congiuntivite, non può andare

Matteo Legnani
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Prima il no alla puntata di "Porta a Porta" di questa sera, che doveva essere il suo ritorno in tv dopo l'incredibile risultato elettorale di dieci giorni fa. Poi il no alla segreteria del Pdl, la cui convocazione è prevista per domani. E quindi anche il no al premier Mario Monti, che avrebbe dovuto incontrare sempre domani a palazzo Chigi. Silvio Berlusconi è sparito. O meglio, in questi febbrili giorni post-elettorali si è fatto sentire a più riprese, come ha fatto anche stamattina per definire "inaccettabile" la persecuzione subito dai giudici subito dopo la condanna a un anno di reclusione per la vicenda Unipol. Ma in pubblico o in tv non è più ricomparso, dal giorni della chiusura delle urne. Motivo? Una grave forma di congiuntivite che gli pregiudica seriamente la vista e che avrebbe spinto i suoi medici a disporre il riposo assoluto per il fondatore del Popolo delle libertà.  "Berlusconi soffre di uveite, una sindrome infiammatoria dell'occhio che si trascina da tempo e non accenna a regredire. Il presidente necessita quindi di almeno 7 giorni di riposo assoluto senza esporsi alla luce" spiega Alberto Zangrillo, medico personale del Cavaliere, aggiungendo che "il presidente dovra' stare 'segregato' in casa per una settimana". Quindi, niente ritorno in tv, niente segreteria Pdl, niente incontro con Monti. Ma anche niente processo Ruby. Sempre per la giornata di domani, Berlusconi è infatti atteso in tribunale a Milano per la requisitoria del pm Ilda Boccassini, nel procedimento che lo vede imputato con le accuse di induzione alla prostituzione minorile e concussione. I legali dell'ex premier avevano nei giorni scorsi presentato istanza di legittimo impedimento, motivandola con gli impegni del Cavaliere in questa difficile fase di trattativa politica in vista della formazione del nuovo governo. Ma i giudici l'avevano respinta, spiegando che solo gli impegni parlamentari avrebbero costituito legittimo impedimento. E non a caso, gli avvocati di Berlusconi avevano richiesto un rinvio a dopo il 15 marzo, data prevista per la prima seduta delle nuove camere. Ora i legali hanno depositato in Tribunale un certificato medico per giustificare la richiesta di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento dell'imputato Berlusconi. La requisitoria del procuratore Ilda Boccassini e la conseguente richiesta di condanna a questo punto potrebbero subire uno slittamento. Tocca ai giudici presieduti da Giulia Turri decidere se accettare la richiesta dei legali dell'ex premier e disporre un rinvio o se respingerla per dare la parola alla pubblica accusa.

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