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Berlusconi attacca i democratici:"Bersani si è preso tutto, in piazza se il Quirinale va a sinistra"

Silvio Berlusconi

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi analizza il voto di Pietro Grasso e di Laura Boldrini e critica fortemente Pier Luigi Bersani per le sue scelte. Il Cav non accetta il monopolio delle istituzioni da parte della sinistra: "Dopo che in campagna elettorale Bersani ha sempre detto che, anche col 51% si sarebbe comportato come se avesse il 49%, si è smentito e si è già preso tutto. Con il voto di sabato per l'elezione del presidente del Senato il Movimento 5 Stelle ha confermato, come dicevamo noi, di essere di estrema sinistra. La sinistra ha già le due Camere con due nomi che preoccupano". Insomma il Cav non ci sta e chiama i suoi alla protesta democratica per questa occupazione "rossa" delle poltrone. "Consideriamoci già in campagna elettorale, torniamo tra la gente e nelle piazze. Una campagna elettorale che propone un grande sogno complessivo per far ripartire il Paese da opporre alla pochezza della protesta dei grillini". Silvio vuole tornare presto nelle piazze. I sondaggi danno il Pdl 2,5 punti davanti al Pd. Non male per ricominciare una campagna elettorale. Magistratocrazia - La sinistra con le scelte di Boldrini e Grasso ormai ha scelto la strada del voto anticipato. Berlusconi e gli azzurri sono pronti. Il 37 per cento degli italiani, secondo il Cav, è contro l'elezione di Grasso, perchè "temono una repubblica fondata sulla magistratocrazia". Poi il Cav prova a spiegare come finirà l'avventura di governo della sinistra: "Immagino una prospettiva negativa e cioè che Bersani otterrà l'incarico a formare un governo da Napolitano, anche se non ha la maggioranza perchè si appoggerà ai voti dei grillini e dei montiani. Sarà quindi necessario un impegno parlamentare superiore alle scorse legislature". Infine l'ex premier torna ad attaccare la magistratura che vuole impedirgli di fare politica trascinandolo in tribunale: "All'interno della magistratura c'è una parte che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici". 

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