La sfida dentro il Pd

"Bene la logica dell'attacco"Renzi incita Bersani al suicidioIl primo a goderne sarebbe lui

Matteo Legnani

Avanti al galoppo verso la sconfitta. Non v'è dubbio che sia questa la strategia adottata dal segretario Pd Pierluigi Bersani, con la nomina di Laura Boldrini e Pietro Grasso ai vertici delle due camere del Parlamento. Una linea dalla quale oggi il Pdl ha provato a dissuadere bersani: "Si fermi, prima che sia troppo tardi", con un chiaro riferimento alle scelte che i democratici saranno chiamati a fare per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Se anche quello sarà una figura troppo connotata a sinistra, il Pdl non nasconde l'intenzione di staccare la spina a Bersani e ai suoi. E tutti al voto. Un incitamento a Bersani a proseguire lungo la via intrapresa negli ultimi giorni, è viceversa arrivato dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il quale, nella sua e-news settimanale ha sollecitato i vertici del partito ad andare avanti sulla 'logica dell'attacco', nonostante i dubbi sulla possibilita' che il Pd riesca a formare un governo. "L'elezione di due figure di qualita' come Laura Boldrini e Piero Grasso alla guida dei due rami del Parlamento dimostra che quando il centrosinistra non gioca di rimessa, aspettando i movimenti dei 5 Stelle, ma fa delle proposte credibili vince e convince", ha scritto nella sua Enews settimanale. "Purtroppo questo non significa che i numeri ottenuti diano la garanzia di formare il Governo. Ma la logica di andare all'attacco e non restare chiusi in difesa, regalando il gioco a Beppe Grillo, mi pare funzioni", ha sottolineato. Forse, Bersani dovrebbe a questo punto insospettirsi. Il primo a godere di un suo schianto contro il muro sarebbe proprio il "rottamatore".