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Napolitano, mandato esplorativo a Bersani. "Ma serviva dialogo col Pdl"

Giorgio Napolitano

Il capo dello Stato, scuro in volto, affida il compito di formare un governo al leader del Pd. Poi la tirata d'orecchie: "Berlusconi voleva larghe intese, ma..."

Andrea Tempestini
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Il capo dello Stato ha deciso: incarico a Pier Luigi Bersani. Un incarico esplorativo per la creazione di un governo. Al termine dell'incontro al Quirinale, Giorgio Napolitano ha spiegato: "Sono giunto alla conclusione che il destinatario dell'incarico vada individuato nel capo della coalizione di centrosinistra, nella persona dell'onorevole Bersani. Tale coalizione, avendo ottenuto pur con un margine di vantaggio assai ristretto la maggioranza dei seggi assoluti alla Camera e una maggioranza relativa al Senato, è in condizioni più favorevoli per trovare una soluzione di governo. Ho pertanto conferito all'onorevole Bersani l'incarico di verificare l'esistenza di un sostegno parlamentare certo tale da consentire la formazione di un governo che abbia la fiducia delle due Camera. Mi riferirà sull'esito della verifica compiuta appena possibile".  Il governissimo - In un passaggio precedente del suo intervento, però, Napolitano ha lasciato trasparire tutta la sua irritazione per il sostanziale fallimento dell'idea di un governo di larghe intese, "rese impossibili dopo la rottura della fine dell'anno scorso" sul governo Monti. Il Capo dello Stato ha sottolinato come, nel corso delle consultazioni, "da parte di Berlusconi e di altri rappresentati parlamentari si è discusso e insistito sulla necessità di una grande coalizione. Ma le difficoltà a procedere in questo senso sono apparse rilevanti per antiche contrapposizioni". Il messaggio di Napolitano è chiaro: al Paese serviva un "governissimo", un esecutivo di larghe intese e di coesione nazionale. Una trada scartata dal Pd guidato da Bersani, che tira dritto sulla strada suicida - per sè e per il Paese - di un'impossibile alleanza con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. Le parole di Bersani - Dopo quelle di Napolitano, le parole dell'incaricato Bersani, con il volto ancor più tirato. "Ci metterò il tempo necessario in una situazione difficile", ha risposto a chi chiedeva se ritenesse di poter riuscire a svolgere questo mandato in tempi rapidi. "Cercherò di andare agli incontri con le forze parlamentari e politiche con idee piuttosto chiare, con poche parole ma intenzioni precise sul percorso di riforma che devono riguardare anche il sistema politico. Ma ci andrò con delle idee". Bersani ha poi ribadito di voler cercare il dialogo con i partiti e le forze sociali, e ha sottolineato che serve "una legislatura di cambiamento e riforme". Napolitano respinge le accuse - All'inizio del suo intervento, Napolitano ha sottolineato che "si apre oggi una fase decisiva nel dare all'Italia un nuovo governo sulla base dei risultati elettorali. L'incarico che sto per dare è il primo passo del cammino. L'obiettivo di un governo deve essere raggiunto al più presto". Quindi il Capo dello Stato ha respinto con veemenza le accuse di chi sostiene che i tempi per trovare una soluzione alla crisi di governo si stiano dilatando troppo: "Le polemiche sui tempi sono infondate. Non è ancora trascorso un mese dalle elezioni. Nella fase che ora si apre occorre procedere senza sterili lungaggini ma con grande ponderazione ed equilibrio. A chi se la prende con le presunte lunghezze italiane, segnalo che in Olanda e in Israele sono serviti quasi due mesi per la formazione di un governo".

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