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Pontida, il raduno tra spintoni e insulti

Lucia Esposito
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  Che il clima fosse tesissimo lo si era capito dalle dichiarazioni dei giorni scorsi. La lotta è sempre tra maroniani e bossiani che non hanno perdonato al Governatore della Lombardia di aver preso il posto di Umberto e di non aver mollato la segreteria dopo la vittoria. E il raduno di Pontida della Lega, dopo lo stop dello scorso, è cominciato tra insulti e spintoni fra una ventina di militanti di Bossi e di Maroni che sono arrivati anche alle mani.  ILa tensione esplode quando un gruppo di militanti, probabilmente veneti, hanno esposto un manifesto raffigura Roberto Maroni come Pinocchio.   "Umberto Bossi la Lega sei tu". Questo il testo di uno striscione di almeno 5 metri che è stato posizionato lungo la strada proprio di fronte al palco del raduno di Pontida. Sotto al palco ci sono molte bandiere per il padre fondatore della Lega, Umberto Bossi. Sul pratone di Pontida è comparso anche uno striscione che recita "Italia di merda secessione". Segni evidenti di una vera e propria spaccatura all'interno del partito, divisione che i vertici cercano di sminuire se non addirittura smentire.  L'intervento di Bossi -  Lo stesso Umberto Bossi, salito sul palco tra gli applausi dei suoi sostenitori, ha fatto sostanzialmente un discorso nel nome della "Lega unita". Fa una premessa: "Chi ha detto che va tutto bene è un leccaculo, bisogna risolvere i problemi di democrazia interni della Lega" e ha lanciato un appello: "Non diamo questa soddisfazione alla canaglia romana, non litigate tra voi fratelloi padani, datevi la mano. Questa invece è la festa della concordia. Qui a Pontida c'è l'amicizia". E infine,Bossi lancia l'appello: "Uno per tutti, tutti per uno. Padania libera".  

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