Due di picche

La caporetto di Beppe Grillo:resta senza Rai e Servizi?

Andrea Tempestini

  di Salvatore Dama Con la formazione del governo Letta (se Enrico ce la fa), finalmente in Parlamento sarà chiara la differenziazione delle forze in campo. Chi sta in maggioranza e chi sta all’opposizione. Finalmente potranno formarsi le Commissioni parlamentari, affidate ai gruppi parlamentari che sostengono l’esecutivo delle larghe intese. Finalmente saranno formate le Commissioni e i Comitati di controllo. Che, per prassi, toccano invece all’opposizione parlamentare. Spetta ai gruppi di minoranza l’indicazione dei presidenti.  Data l’originalità delle aggregazioni che si stanno venendo a formare, scordatevi la storia recente. Che ha visto alternarsi sinistra o destra alla guida di Vigilanza Rai, Copasir e via dicendo. A una maggioranza disomogenea, corrisponde una minoranza multicolore. E non coalizzata. Sicchè è molto probabile che, nonostante il Movimento 5 Stelle sia la forza numericamente più forte dell’opposizione (con 109 deputati), i grillini restino a bocca asciutta. La Commissione di Vigilanza sulla tv di Stato è un posto troppo importante perché i partiti tradizionali possano lasciarla ai rookies della politica. Quanto al Comitato di vigilanza sui servizi segreti, non ne parliamo proprio. In pole per quest’ultima carica c’è l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d’Italia, mentre è molto probabile che la Vigilanza Rai finisca nelle mani di Sinistra ecologia e libertà (in Transatlantico fanno il nome di Claudio Fava). I grillini? Ci sono altre postazioni “dedicate” all’opposizione. Le Commissioni bicamerali di vigilianza sull’infanzia e l’adolescenza, sull’anagrafe tributaria, sugli enti gestori della previdenza sociale e, per finire, il Comitato di vigilanza sull’applicazione dell’accordo di Schengen.  Questo discorso fila se la Lega Nord entra a far parte della maggioranza che sostiene il governo di Enrico Letta. In caso contrario, il Carroccio ha già fatto capire di essere molto interessato alla presidenza del Copasir. E, rispetto a Fratelli d’Italia, i Lumbard hanno una consistenza numerica migliore, con 20 deputati rispetto ai 9 degli ex An.