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Arriva il primo stipendioe i grillini si spaccano / FOTO

Vito Crimi e Roberta Lombardi

All'interno del M5S che ha dimezzato la paga basa si è accesa la discussione sulla restituzione della diaria

Nicoletta Orlandi Posti
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  L'atteso bonifico è arrivato. I deputati grillini hanno per la prima volta preso lo stipendio: 3.503 euro netti di diaria più i 2.500 euro di paga base (la metà di quanto prendono gli altri eletti per via dell'autoriduzione del 50%). Potrebbero festeggiare, visto che sono dei privilegiati, potrebbero pagare da bere ai loro elettori, e invece no. Litigano. Litigano perché secondo qualcuno bisognerebbe rendicontamentare ogni spesa restituendo la parte in eccesso. Altri, invece, vorrebbero sì mettere on line tutto, ma tenendosi l'intero importo. C'è addirittuta qualcuno, come riporta Repubblica, che mostra sconsolato la sua dichiarazione dei redditi lamentandosi di un'eventuale, ulteriore riduzione. E poi c'è da definire concretamente come deputati e senatori si regoleranno con le somme che lo Stato riconosce a titolo di rimborso. L'idea è trattenere solo le spese rendicontate, ma nel dettaglio una soluzione tecnica sarà definita nei prossimi giorni, sulla base dello studio dei primi cedolini. "Ne discuteremo ed eventualmente decideremo", ha detto ieri Roberta Lombardi, capogruppo a Montecitorio. Lunedì è fissata una riunione. Una busta paga a 5 stelle per l'onorevole grillino Guarda la foto   L'operazione non è facile e polemiche interne ed esterne al Movimento sono in agguato. Ma presto, assicurano i grillini, tutto sarà chiaro e visibile on-line. Di certo c'è che i deputati pentastellati hanno scritto alla presidente Laura Boldrini (in parallelo a quanto fatto dieci giorni fa anche al Senato) per chiedere la costituzione, con una voce di entrata nel bilancio, di un "fondo controllato da un ente terzo" in cui qualsiasi deputato (il M5S 'sfida' gli altri a seguire il suo esempio) possa versare la parte di stipendio cui intenda rinunciare. A quale fine destinare le somme raccolte nel fondo lo si può decidere insieme, propongono i 'grillini'.  Da parte sua la senatrice Laura Bottici ha predisposto la rinuncia sia all'appartamento che le spetta come questore di Palazzo Madama, sia alla sua indennità di carica circa 2.300 euro al mese in più come Questore che rimarranno nel bilancio del Senato per essere poi destinati allo Stato.  

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