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Sondaggi: Berlusconi "vede" il 30%Pd sorpassato anche dai 5 stelleil centro di Monti non esiste più

Il partito del Cav al 29,1%, col centrodestra sei punti davanti al centrosinistra. Scelta civica crolla all'8%

Matteo Legnani
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  Non si ferma il galoppo del popolo delle libertà nei sondaggi. L'ultima rilevazione del gradimento del partito azzurro è quella svolta da Mannheimer e pubblicata oggi sul Corriere della Sera. il partito dell'ex premier Silvio berlusconi, alla vigilia di una settimana decisiva delle sue vicende giudiziarie, si attesta ormai in vista del 30%, al 29,1%. La bellezza di quasi otto punti in più rispetto al risultato ottenuto alle elezioni politiche dello scorso 25 febbraio. E oltre dieci punti sopra il "minimo storico" toccato dal partito negli ultimi mesi del 2012, prima che il Cavaliere decidesse di prendere le redini della campagna elettorale azzurra. In quei giorni in cui Bersani, fresco vincitore delle primarie del centrosinistra, sembrava "l'asso pigliatutto", il partito nato dalla riunificazione di Forza Italia e di An nel 2007 era caduto in un vero baratro, attorno al 18%. Con la "ridiscesa" in campo di Berlusconi, il trend si era invertito e da allora il segno "+" non è più sparito davanti al nome del partito nei sondaggi che hanno accompagnato il dopo-voto, la fine politica di Bersani e la formazione del governo Letta. Complessivamente, nel sondaggio di Mannheimer, la coalizione di Centrodestra risulta al 35,6%, è in vantaggio di sei punti sul Centrosinistra, che si attesta poco sotto il 30% al 29,6%. In pratica, oggi come oggi il solo Pdl vale come l'intera coalizione che sembrava solo pochi mesi fa destinata a trionfare e a governare il Paese per cinque anni. All'interno dello schieramento, Il Pd scende per la prima volta sotto il 24%, mentre Sel dopo essere calato a ridosso del voto è tornato a salire al 5,3%. Segno che a pagare la scelta di sostener il governo di larghe intese è proprio il partito di Epifani. Lieve segno più per il Movimento 5 Stelle, che salendo dal 24,1 al 25,6% si è ripreso la palma di secondo partito, mentre non si arresta la discesa della coalizione di centro riconducibile all'ex premier Mario Monti, che oggi si attesta al 8,1%, oltre due punti percentuali sotto il 10,6% raccolto alle elezioni.  

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