Il fronte del dialogo

Gay, Galan presenterà proposta di legge su unioni omosessuali. Il Pdl cambia linea

Giulio Bucchi

Vietato parlare di nozze gay, ma il tema dei diritti delle coppie omosessuali sembra aver fatto definitivamente breccia nel Pdl. Ed è un evento epocale, perché mette in discussione per la prima volta l'equazione centrodestra uguale mondo cattolico. Sandro Bondi per primo, sabato, aveva proposto di superare paure e tentennamenti. Ne è nato un mezzo polverone, qualcuno addirittura ha citato il "tabù" gay come una delle cause della sconfitta elettorale su molte piazze. Eppure gli azzurri vanno avanti, imperterriti. O almeno, parte degli azzurri. Lunedì Giancarlo Galan, che già a La telefonata di Maurizio Belpietro si era detto d'accordo con Bondi sul sì alle unioni civili per i gay, ha fatto un passo in più: presenterà nei prossimi giorni una proposta di legge per tutelare i diritti delle coppie omosessuali. Silvio Berlusconi, sostiene Galan, da tempo si è detto favorevole, e al suo fianco ci sarebbero Laura Ravetto, Mara Carfagna, Daniele Capezzone, lo stesso Bondi. "Altri - spiega Galan - non vogliono esporsi e aspettano, ma io ho fiducia". Nessuno osa nominare il termine "nozze", perché la religione e il concetto stesso di "matrimonio" non c'entrano: c'entra piuttosto il "diritto privato", sul modello dei Pacs di prodiana memoria. Bisogna regolamentare, sostiene Galan, temi come eredità, pensione di reversibilità, possibilità di fare visita al compagno o alla compagna in ospedale, come per mariti, mogli, fidanzati, fidanzate. E Maurizio Cicchitto fa sponda: "Siamo pronti a parlarne con il Pd - spiega nella sua intervista a Libero -, siamo abbastanza maturi perché le unioni omosessuali vengano regolate in modo tale da consentire parità di trattamento per le questioni di natura economica, patrimoniale, sanitaria".  La Santanchè si è ammorbidita - Il segretario Angelino Alfano, a Che tempo che fa, domenica sera aveva aggiunto: "Se c'è da irrobustire le tutele per le coppie dello stesso sesso siamo pronti a entrare nel merito, ma non si tocchi la famiglia". E i falchi del Pdl? Daniela Santanchè pare essersi ammorbidita non poco: "Sono pronta al confronto e pronta a cambiare idea. Soltanto i paracarri rimangono della stessa opinione - ha spiegato all'Huffington Post -. Se i gay si sono imborghesiti e vogliono sposarsi non sta a me giudicarli. Ma un conto è il sacramento del matrimonio, un altro sono i diritti civili delle singole persone". Quello che temono molti elettori di centrodestra è che, procedendo sullo scivoloso terreno dei diritti per le coppie gay, si arrivi un giorno al sì alle adozioni. "Non è qualcosa su cui discutere, e lo dico per tutelare i bambini", fa le barricate la Santanchè. Almeno su questo resta in totale linea con Maurizio Gasparri ("Non capisco la tendenza a discriminare chi non si associa all'ondata qualunquista a sostegno delle unioni gay") e la teocon Eugenia Roccella, scesa in piazza a Parigi