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Grillo, attacco totale alla sinistra

Ignazio Stagno

Beppe Grillo è nervoso. Il colpo del flop alle amministrative lo ha piegato. Al punto da prendersela pure con Stefano Rodotà che lo aveva criticato invitandolo a cambiare strategia per il bene del Movimento. "Rodotà è un ottuagenaro miracolato dalla rete", questo l'attacco di Beppe all'ex candidato grillino per il Qurinale. Ma Grillo ormai ha capito che per recuperare consensi deve alzare il tiro. E il nemico numero uno che finisce nel mirino di Beppe è la sinistra. Grillo vuole demolire il Pd. C'ha provato con lo scandalo Mps a Siena, ma gli è andata male. Bersani è il copevole - Ora nel suo ultimo post ritorna ad attaccare Pier Luigi Bersani. " Lo smacchiatore di Bettola in grande forma spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà". Poi dopo aver sistemato Pier, Grillo accusa la stampa di sinistra che avrebbe resuscitato Bersani come nel caso della sua recente apparizione a Ballarò nell'arena di Giovanni Floris: " Bersani ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Nelson a Trafalgar. I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore, impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano". Renzi pallone gonfiato -  Ma non finisce qui. Grillo ne ha per tutti a sinistra e spara pure su Matteo Renzi: "Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte". Veleno su Civati - Infine se la prende anche con Pippo Civati. E' lui l'uomo dello scouting. L'esponente del Pd non ha mai fatto mistero del suo continuo tentativo di trovare un dialogo con i grillini dissidenti. Così Grillo lo punta e attacca: "Poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati". Insomma ora tra M5S e Pd è guerra totale. E Beppe ingenuamente indebolisce l'avversario principale di Berlusconi: la sinistra.(I.S)