Caduta libera

Mira, la festa del M5S è un flopSolo 300 persone in piazzaCrimi: "Vittime di un complotto"

Ignazio Stagno

C'è poco da festeggiare. In casa Cinque Stelle è tempo di musi lunghi. Al punto che pure la festa di Mira, uno dei primi comuni d'Italia ad aver avuto un sindaco grillino, è andata deserta. Alla kermesse di ieri, che doveva celebrare i successi grillini alle amministrative di un anno fa in Veneto ed Emilia, c'erano appena 300 persone. Niente adunata, niente folle oceaniche sul modello "tsunami tour". La manifestazione era stata annunciata in pompa magna lo scorso 21 maggio: "Faremo una festa per celebrare il primo anno dall'elezione dei primi quattro sindaci italiani a cinque stelle Roberto Castiglion a Sarégo, Marco Fabbri a Comacchio, Federico Pizzarotti a Parma e Alvise Maniero a Mira". Flop totale - Era annunciata la partecipazione di Beppe Grillo con le due "ancelle" Crimi e Lombardi. Prodotti rigorosamente a km zero e menù vegetariani, tutto votato alla causa dell'ecofriendly. Ma dopo l'annuncio di fine maggio era arrivato lo stop del prefetto di Venezia: "L’allestimento delle strutture non è sufficiente ad ottenere il via libera all’evento realizzato in concomitanza con la Festa della Repubblica". Doccia fredda. Fino a sabato 1 giugno, quando arriva il semaforo verde. Il raduno si può fare. Il sindaco di Mira, Alvise Maniero annuncia: "Venite in piazza, la festa c'è". Ma è tardi, la gente non viene e pure Grillo non si fa vedere. Come la Lombardi. L'unico a metterci la faccia è Vito Crimi, diventato ormai una sorta di parafulmine del Movimento. Fa un breve discorso e alla fine sconsolato dalla presenza ridotta dei fan Cinque Stelle afferma: "Chiedete - ha commentato il capogruppo M5s - agli organizzatori, solo loro vi possono dire del boicottaggio che c'è stato. La colpa è dei giornalisti". Come sempre. (I.S)