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I 5 stelle calano la scure:"La Gambaro sarà espulsa"

Ignazio Stagno
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Il Movimento Cinque Stelle ha già nelle mani la sentenza di "condanna" per Adele Gambaro. La riunione di lunedì prossimo tra i senatori e deputati grillini per decidere sull'espulsione della senatrice che ha definito Beppe Grillo come "il vero problema del M5S", appare poco più che una formalità. Il nuovo capogruppo al Senato Nicola Morra con il suo predecessore Vito Crimi, dopo un incontro con lo stesso Beppe Grillo, hanno preparato un documento chiaro che in partica inchioda la Gambaro. La sentenza - Poi nella nota congiunta arrivano le motivazioni della probabile espulsione: "La cittadina-senatrice Gambaro con le sue ripetute dichiarazioni ai media, esclusivamente a titolo personale, nelle quali ha esternato analisi politiche attaccando Beppe Grillo e attribuendo allo stesso gli esiti dei risultati elettorali, ha messo in atto un'azione lesiva dell'immagine e dell'attività del Movimento 5 Stelle. A seguito delle numerose sollecitazioni pervenute dalla rete, i sottoscritti hanno invitato la stessa a trarne le dovute conseguenze e dare quindi seguito alle sue dimissioni da parlamentare del Senato. La stessa, avendo inizialmente manifestato piena disponibilità al fine di non procurare danno al gruppo, ha poi fatto sapere di aver modificato la sua scelta". "Vattene" -  Poi Morra ricorda alla Gambaro le sue promesse e la invita di fatto alla porta: "La senatrice Gambaro - prosegue - ritenendo opportuno procrastinare qualunque tentativo di chiarimento e di composizione della questione, diversamente da quanto aveva garantito in precedenza, ha posto in essere un problema squisitamente 'italico': evitare il rispetto di regole che, ancorché non scritte, sono prima di tutto logiche e morali, tanto che la stessa, in occasione delle 'parlamentarie', aveva promesso che nel caso di disaccordo con la linea del Movimento 5 Stelle, avrebbe dato le sue dimissioni dal Parlamento. Spiace che invitare alla coerenza ed al rispetto del patto elettorale sul quale si fonda ogni responsabilità politica nei confronti dei cittadini - concludono Crimi e Morra - sia per alcuni così impegnativo da rispettare". Insomma il verdetto è già scritto. Beppe vuole la testa della Gambaro. I grillini  seguiranno la linea del capo o questa volta grazieranno la dissidente? Lunedì la riunione sarà infuocata. L'esito è decisivo per tutto il Movimento. (I.S)

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