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Briatore scende in campo per Renzi:"Datemi la tessera del partito"e nel Pd scoppia il panico

Flavio Briatore

Ignazio Stagno
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Flavio Briatore in pochi giorni riesce a spaccare il Pd. Il manager sta mettendo a dura prova la tenuta del partito. Da un lato c'è Matteo Renzi che è di fatto ormai fa coppia fissa con il fondatore del Billionaire, dall'altro c'è il Pd di Bersani ed Epifani che vuole far fuori Briatore e magari anche Renzi. A buttare benzina sul fuoco c'ha pensato proprio il manager che in un'intervista ha affermato: "Renzi è un uomo normale. Lo voterei anche a costo di iscrivermi al Pd". Bersani infuriato - Insomma Briatore è pronto a prendere anche la tessera del Pd pur di sostenere il sindaco di Firenze nella scalata alla leadership del partito e alla premiership per palazzo Chigi in vista del voto. Apriti cielo. Pier Luigi Bersani è andato su tutte le furie ed è sbottato contro Renzi e Briatore:  "Che cosa vuole fare Renzi? Il premier? Quello lo abbiamo già ed è Enrico Letta. Allora vuole fare il segretario? E che cosa pensa di fare: di iscrivere Briatore e gente così?". Ma Briatore non molla la presa. E rincara la dose. Non ha paura di Bersani. "Mi dà fastidio - dice Briatore - lui e gli altri politici sono degli sfigati, nel senso letterale del termine". "Bersani", continua, "è uno che pensava di aver stravinto, era 30 metri dal traguardo, con due minuti di anticipo sugli altri, e invece di tirare la volata si è fermato, compiaciuto, a farsi fotografare dai paparazzi. Pareggiare era un'impresa ma lui ce l'ha fatta". Siamo due vincenti -  Insomma ormai il ticket Renzi-Briatore sembra saldo. E Briatore continua a spargere petali di rosa per il rottamatore: "È uno open minded, che ascolta e recepisce.Non facciamo chiacchiere, siamo uomini del fare, tutti e due. Io ho sempre ottenuto risultati, ho vinto 7 mondiali e do lavoro a un sacco di gente. Al contrario: Quelli che odiano me e la gente come me non voterebbero comunque Matteo Renzi. Sono le vecchie mummie della sinistra vera. Invece il sindaco può pescare tra l'elettorato sia di Grillo si di Berlusconi. A patto che smetta di giocare: o fa il primo cittadino o il guida il Pd", racconta Briatore al Fatto. Ora Renzi e Briatore si trovano schiacciati in una posizione difficile. Il rottamatore è un ospite sgradito tra le mura del Nazareno, il manager con difficoltà riuscirà ad entrare nel Pd. I due hanno una sola via d'uscita: fondare un partito insieme. Renzi leader e Briatore finanziatore con una cordata di imprenditori. Fantapolitica? Il manager a quanto pare fa sul serio. (I.S)

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